30 marzo 2016

VINCITORI | 2 years Anniversary Giveaway

Bene, bene... Bookworms!
Siamo giunti al momento tanto atteso, ossia alla comunicazione dei vincitori per il Giveaway che ho organizzato per i due (mitici) anni del blog!!

Prima di rivelarvi i vincitori, ci tenevo a ringraziare ognuno di voi per l'entusiasmo con il quale avete festeggiato i due anni del blog e accolto il giveaway!
Sono davvero felice che vi sia piaciuto e della vostra risposta così positiva!!  

E ora, i vincitori!
*rullo di tamburi*

And the Winners are...

1° PREMIO - (copia cartacea) Alessia d.f
2° PREMIO - (un ebookElisa Bonanno
3° PREMIO - (un ebook) Elisa Pellino

Complimenti ragazze!!!

-- Le vincitrici sono state già contattare all'indirizzo email da loro fornito. --


GRAZIE ancora a tutti per aver partecipato e #staytuned per altri Giveaway !!

Un bacio a tutti e Buone Letture,

W...W...W... Wednesday | 30.03.2016

Rubrica del mercoledì ideata dal blog Should be Reading.
Rispondendo alle tre domande di rito, conoscerete le mie letture presenti, passate e future.

Buongiorno cari Bookworms,
ormai il mercoledì è sinonimo di W.W.W. Wednesday la rubrica nella quale vi mostro le mie letture presenti, passate e future!
La scorsa settimana sono riuscita a leggere qualche libro in più del solito e, insomma, non vedo l'ora di parlarvene ^-^

What are you currently reading? 
(cosa stai leggendo attualmente?) 
Lady Midnight di Cassandra Clare
Penso che quasi l'intero mondo di lettori si sia tuffato tra le pagine di questo romanzo, compresa me... e per quanto mi riguarda, lo sto adorando alla follia. Sono entrata completamente in fissa con Lady Midnight  e avendo poco tempo per leggere - ritagliato per lo più la sera - passo la maggior parte del giorno a desiderare di tornare a casa per continuare la lettura! XD Non vedo l'ora di parlarvene  

Die Love Rise di Rosa Campanile
Sono ancora all'inizio, ma promette molto bene. Scene ad alta tensione adrenalinica :D

What did you recently finish reading? 
(cosa hai appena finito di leggere?)
 

L'incantesimo d'inverno di C.E.A Bennet
(non mi ricordo se lo avevo già inserito lo scorso mercoledì...)
Vi lascio la mia Recensione

Kantstrasse Bar di Maria Milani
Un mistery carino e ambientato nella mia adorata Berlino!
Il romanzo è protagonista anche del Blog Tour iniziato proprio oggi, 30 marzo!

What do you think you'll read next? 
(cosa hai intenzione di leggere dopo?)

Tra i libri che vorrei iniziare appena terminati quelli in corso di lettura, ci sono  Drow e Mior di Simon Rowd e l'ultimo capitolo di una delle mie trilogie preferite,  The Winner's Kiss (The winner's trilogy) di Marie Rutkoski uscito il 29 marzo!
 Quali sono le vostre letture presenti, passate e future??

Buone Letture,

29 marzo 2016

THE FORBIDDEN WISH by Jessica Khoury | Teaser Tuesday


Cari Bookworms,
scusate l'assenza in questo week end di Pasqua, ma ho approfittato delle giornate a casa per potermi riposare un po' e leggere, leggere e leggere! XD
Oggi vorrei condividere con voi l'incipit di un romanzo che mi incuriosisce moltissimo e che ovviamente è finito nella mia infinita wishlist.
Si tratta di The Forbidden Wish di Jessica Khoury, una sorta di retelling di Aladdin. in cui la protagonista è il genio della lampada, Zahra !

Informazioni e trama


Titolo:  THE FORBIDDEN WISH
Autore: Jessica Khoury
Editore: Razorbill
Data di pubblicazione: 23 febbraio 2016
Lingua: inglese
TRAMA: 

Lei è la più potente Jinni di tutti. 
Lui è un ragazzo di strada. 
Il loro amore sconvolgerà il mondo...

Quando Aladdin scopre la lampada del jinni Zahra, Zahra viene riportata in un mondo che non ha visto da centinaia di anni - un mondo dove la magia è vietata e l'esistenza stessa di Zahra è illegale. Dovrà quindi celare la sua identità per restare viva, usando un'antica magica muta-forma, fino a quando il suo nuovo padrone non avrà esaudito i suoi tre desideri.
Ma quando il Re dei Jinn offre a Zahra la possibilità di essere liberata dalla sua lampada per sempre, lei coglie l'opportunità... solo per scoprire di essersi innamorata di Aladdin. 
Quando salvare se stessi significa tradire colui che si ama, Zahra sarà costretta a decidere una volta per tutte: se ottenere la propria libertà o perdere il proprio cuore?
Mentre il tempo si srotola e i suoi nemici si avvicinano, Zahra si ritrova sospesa tra pericolo e desiderio in questo affascinante retelling di Aladdin.
[Capitolo 1]


Percepisco il ragazzo nel momento in cui mette piede nella caverna.
Per la prima volta da secoli, mi muovo.
Sono fumo in una lampada, e mi avvolgo in spirali e mi distendo, scuotendo da me la letargia di cinquecento anni. Mi sembra di essermi quasi mutata in pietra. 
Il rumore dei suoi passi mi fa sussultare come il rombo di un tuono, e scatto completamente sveglia.
Spingo contro i lati della lampada, chiamandolo, ma ovviamente non può sentirmi. Egli è solo un comune ragazzo umano. Egli non può udire il grido di una jinni, uno spirito della lampada, colei che concede desideri.
Il ragazzo è solo, e percepisco la cautela dei suoi passi mentre attraversa l'entrata della caverna nascosta. Lo raggiungo con il mio sesto senso, lo seguo mentre cammina verso la stretta scalinata scolpita nella pietra arenaria, mentre le sue dita scorrono lungo l'antico muro inciso di simboli, il loro significato perso nel tempo. Quanto è strano, Habiba, dopo la mia lunga solitudine, percepire qui la sua presenza: come una luce in fondo all'oscuro, oscuro mare.
Arrivo più lontano che posso, percependo il suo respiro tranquillo, il suo cuore battere. Chi è? Come è riuscito a trovare questo posto? E' solo un ragazzo, un momento nel tempo destinato a svanire presto. Ho conosciuto mille e uno ragazzi come lui. Conoscerò mille e uno altri ragazzi come lui. Egli non è nulla. Mi dico questo, così non spererò in lui. Non ho il permesso di sperare. 
Mi è proibito un desiderio per me stessa. 
E così non penserò al mondo di fuori, al cielo aperto, all'aria fresca e alla luce del giorno. Non mostrerò quanto pazzamente, profondamente, disperatamente voglio che il ragazzo porti la mia lampada fuori da questa maledetta oscurità. Invece, mi piego e ripiego, vortico e arriccio, aspettando con il fiato sospeso.
Il mio sesto senso è sfocato, è come guardare un pesce nuotare in una pozza d'acqua increspata, e devo concentrarmi molto per focalizzarlo.
Egli porta una piccola torcia, che tiene in alto mentre guarda all'interno della grande caverna, non proprio una vera caverna, ma una vasta, echeggiante sala, una volta parte di un grande palazzo inghiottito a lungo dalla guerra e dal tempo. Ora giace nelle profondità del deserto, una rovina tra molte, seppellita tra strati di sabbia e memorie.
Le colonne della torre sopra il mio intrepido visitatore, sostengono un soffitto perso nell'ombra. Incisioni avvolgono i pilastri: leoni dalla bocca spalancata, cavalli alati, draghi sputa fuoco. I gioielli incastonati nei loro occhi brillano lievemente, come se osservassero il ragazzo con silenziosa malizia, proprio come una volta essi guardavano le sfavillanti e colorate persone che vivevano lì secoli fa, prima che la città affondasse nella sabbia.
Questo posto è infestato di fantasmi, e io sono uno di loro.
"Per tutti gli dèi," il ragazzo mormora, le sue parole sommesse scivolano attraverso l'enorme volta. Sostiene la sua torcia, e la luce emana da lui in una pozza dorata.
Ha ragione ad essere sbalordito. Questa non è una stanza ordinaria, ma è stata un tempo un luogo sacro all'interno del palazzo reale di Nerubyan, dove molto tempo fa, una bellissima giovane regina desiderò un giardino che non avesse eguali, dove potesse riposarsi e meditare.
E' stato uno dei migliori desideri che ho realizzato.
Il pavimento è ricoperto da fili delicati d'erba, ognuno scolpito da puro smeraldo. Alberi bassi e frondosi con foglie di giada luccicano sotto un alto soffitto a volta punteggiato di diamanti splendenti, come stelle nel cielo notturno.
Dagli alberi pende della frutta: mele di rubino, limoni d'oro, prugne d'ametista, bacche di zaffiro. Essi scintillano e luccicano, milioni di gioielli tagliati con precisione tale da non poter essere eguagliati da nessuna arte mortale. A terra, tra l'erba brillano fiori delicati di topazio e lapis lazuli. Bisogna guardare da vicino per realizzare che non si tratta di alberi o fiori veri ma pietre preziose.
Il ragazzo cammina come se fosse in un sogno, senza battere ciglio, senza respirare. Non si vede nemmeno una singola pianta vivente, eppure sembra più vivo di ogni altro giardino nel mondo di sopra. Per gli ultimi secoli, questi frutti gioiello sono stati i miei costanti e soli compagni. Il più grande tesoro in tutto il mondo, così privo di conforto quanto una luce per un cieco.
Il ragazzo esita troppo a lungo.
L'aria è densa di antica magia Jinn, una traccia della grande guerra combattuta qui tanti secoli fa. Si attacca ai muri, sgocciola dal soffitto, si addensa tra le radici dorate degli alberi gioiello.
Riempie le vuote rovine già mezze immerse nel deserto, i lunghi corridoi che si sgretolano e allungano come radici, collegando le torri e le sale e le dispense.
La città è ad un soffio dal collassare interamente. Per cinquecento anni questa magia si è agitata e attorcigliata nelle sue camere, sviluppandosi verso l'alto come gas sotto terra, aspettando una scintilla che la facesse incendiare.
Questo ragazzo è quella scintilla.
 Che cosa ne pensate?
Avete letto il romanzo??
 se si, scatenatevi nei commenti... io sono davvero incuriosita!

Buone Letture,

24 marzo 2016

Spotlight on... The Tennerson Academy. Il Segreto dei Cacciatori di Cecilia Claudi


Spotlight on...  la mia rubrica dedicata agli autori italiani emergenti o autopubblicati

Buon pomeriggio miei cari lettori,
le vacanze di Pasqua si stanno avvicinando e non vedo l'ora di poter dedicare qualche giorno di relax accompagnata da un bel libro...
Nell'appuntamento di oggi con la mia rubrica Spotlight on... vorrei parlarvi di un bel romanzo fantasy autococlusivo che mi ha decisamente incuriosito. Si tratta di The Tennerson Academy. Il Segreto dei Cacciatori di Cecilia Claudi, la cui protagonista Erin combatterà demoni sanguinari insieme all'affascinante Nick.

Informazioni e trama



Titolo: The Tennerson Academy. Il segreto dei cacciatori
Autore: Cecilia Claudi
Autopubblicato
Genere: Fantasy, Young Adult
Data di pubblicazione: 20/03/2016
Pagine: 411
Prezzo: EUR 2,49
Formato: ebook
AMAZON | GOODREADS
Trama: Erin è sola nella notte a combattere contro un demone con l'unico ausilio lasciatole dalla madre. Un aiuto le arriva inaspettato: Nick, un cacciatore. Questo incontro le cambierà la vita, portandola a scoprire segreti e a svelare misteri.

Cecilia Claudi è nata a Padova nel 1992 ed è una giovane scrittrice di romanzi di genere fantasy e new-adult. Il primo libro pubblicato è "Sogni di tenebra".

La maggior parte della caccia consiste nell’attesa, ma è una delle cose che mi piace di più. Tutta l’adrenalina in circolo, ancora senza sfogo. Tutti i possibili sviluppi che ti sfrecciano davanti agli occhi, mentre cerchi di capire quale sia quello che si avvererà. Ci sono giorni in cui vivo per questi momenti.
Dopo quello che sembra un periodo eterno, lo vedo uscire dalla porta principale del palazzo dall'altra parte del vicolo. Anche lui è vestito di nero come me e ha un cappotto lungo che gli arriva a metà gambe e che oscilla ad ogni suo passo. Un cappello gli copre la testa ma riesco a notare che tiene lo sguardo basso, probabilmente nel tentativo di nascondere il proprio volto alla gente. Il tratto più riconoscibile di un demone.
La notte è scesa ormai da un pezzo e, visto che oggi è il primo giorno di luna nuova, l'unica luce che illumina la strada è quella di un lampione a pochi metri da me. La cosa non mi preoccupa molto però, perché grazie ai geni ereditati da mia madre riesco a vedere al buio meglio delle altre persone.
Mentre una macchina qualche metro più in là fa sentire il suo ruggito, il mostro avanza in direzione della strada principale. Il modo in cui cammina fa capire che ha qualcosa di ingombrante intorno alle braccia. Probabilmente le sue armi. Quando si avvicina abbastanza al mio nascondiglio, mi alzo e salto giù dal balcone, atterrando sui miei piedi in modo leggiadro.
<<Ce ne hai messo di tempo ad uscire. Stavo per andarmi a prendere un the.>> Sì, battuta stupida, lo so, ma non posso sempre trovarne di brillanti. Naturalmente lui non mi risponde e si limita a girarsi verso di me e a ringhiarmi contro. Nel movimento, però, il cappello a tesa larga gli cade dalla testa, rotolando sul marciapiede.
Ora ho una visuale migliore del suo aspetto e riconosco gli occhi iniettati di sangue tipici della sua specie. Il suo viso è sfregiato, ciò mi ricorda che non è come i vampiri di cui si narra in giro. Non guarisce per grazia divina, può essere ferito come tutti gli esseri umani, solo che non muore. O almeno, non per quel genere di ferite. Non ho mai capito bene i dettagli, sono un po' una schiappa in anatomia, quindi non ho neanche provato a comprendere. So come eliminarlo e questo è l'importante.
<<Uh, che alito. Ti sei lavato i denti dopo aver mangiato questa sera?>> Gli rivolgo una delle mie migliori facce disgustate e mi tappo il naso con una mano.
<<Non ho ancora cenato, ma posso sempre rimediare>> dice con voce roca lanciandosi contro di me. Scarto velocemente e mi tolgo dalla traiettoria. Questa volta mi è andata bene perché il mostro non pensava avessi riflessi così pronti. La sua mossa successiva sarà sicuramente più veloce e più mirata.
Questo però non mi trattiene dal punzecchiarlo: <<Siamo un po' lentini.>> Tiro fuori il coltello nascosto nello stivale e lo faccio roteare nella mia mano. Se sta per eseguire le sue mosse migliori, devo essere pronta.
<<Volevo solo metterti alla prova.>> Si sistema in posizione di attacco mostrando i guanti con le lame al posto delle dita, che usava con le sue vittime. Non so perché usi quegli aggeggi, ha due denti che funzionano altrettanto bene, per non parlare degli artigli. In più, i guanti sono fissati alle braccia grazie a delle cinghie strette che limitano un po' i movimenti, altrimenti fluidi, del mostro. Forse vuole solo rendere tutto più cinematografico. Quelli che vivono per tanto tempo, tendono a diventare un po' eccentrici.
Mi metto anch'io in posizione, in modo speculare rispetto a lui, e aspetto la sua prima mossa con il coltello in mano. Si allunga cercando di colpirmi di nuovo, ma io lo schivo e faccio un affondo, riuscendo a prenderlo al fianco.
La cosa purtroppo lo fa solo incazzare ancora di più e, dopo una serie di attacchi violenti che riesco a parare, mi manda con la schiena per terra. Nella caduta, riesce a colpirmi con una delle sue lame sulla gamba, procurandomi una ferita alla coscia. Sono tre strisce parallele, neanche fossi stata attaccata da Wolverine. La mia fortuna è che è solo superficiale, non mi limita i movimenti e non mi fa neanche troppo male.
Senza farmi demoralizzare, cerco di rialzarmi in piedi con un colpo di reni, prima che possa avere un'altra occasione per colpirmi. Il mio movimento, però, risulta stranamente troppo lento e lui mi colpisce in pieno petto con un cazzotto. Il gesto mi mozza il respiro e mi fa ricadere sulla schiena in modo tutt'altro che elegante.
Un secondo dopo, lui è sopra di me.
Mi mordo le labbra cercando di trattenere il gemito di dolore che vorrebbe uscire dalla mia bocca. Non voglio dargli la soddisfazione di fargli capire che è riuscito a farmi del male. Anche se per ora mi ha bloccato a terra, non vuol dire che mi abbia sconfitto.
<<Com'è che dicono gli umani?>> mi domanda, bloccandomi contro il terreno freddo, le sue lame pronte a ferirmi la pelle del collo. Non si aspetta una mia risposta, quindi tengo le labbra sigillate, cercando di studiare le varie possibilità di fuga. Mi passa l'altra mano artigliata sulla guancia procurandomi brividi tutt'altro che piacevoli lungo il corpo. <<Tutto fumo e niente arrosto?>> Non posso che essere d'accordo con lui. Che cavolo mi è successo? Non mi ero più fatta mettere con le spalle al muro da...beh, da tanto tempo. Dannazione, devo trovare un modo per uscire da questa situazione. Sto proprio cercando di capire in che guaio mi sono cacciata, quando la mia vista inizia ad offuscarsi.
<<Ma che diavolo...?>>
<<Stai tranquilla, finirà molto presto.>> È troppo vicino a me e la cosa mi sta facendo entrare in uno stato di panico. Non posso lasciarmi trasportare dalle emozioni o morirò nel giro di due secondi netti. Devo assolutamente riprendere il controllo. Più facile a dirsi che a farsi, visto che non è solo la vista il problema, ma anche gli altri sensi vacillano. È come se stessi cadendo in un sogno, ma non voglio, non devo caderci. Più lotto, però, più mi sembra di finirci. Non capisco come abbia fatto a meno che...una lampadina si accende nella mia testa.
<<Sonnifero>> dico con un filo di voce.
<<Vedo che ci sei arrivata. Non hai fatto bene i compiti a casa a quanto pare.>> Maledetto. Ora sono proprio fregata. Mi libero la mano con uno strattone e cerco di colpirlo agli occhi, ma il mio movimento è un po' troppo lento e non riesce ad andare a buon fine. Almeno però lo fa indietreggiare un pochino, dandomi uno spazio di manovra maggiore. Cerco di scivolare da sotto il peso del suo corpo, quando sento una voce dietro di me.
<<Perché non te la prendi con qualcuno di più grosso?>> E poi dico che le mie battute fanno schifo. Anche lui non scherza.
Vedo la sorpresa negli occhi dell'essere sopra di me, distratto dal nuovo arrivato, quindi decido di provare un'ultima mossa disperata. Lo afferro per le spalle e mettendo una gamba tra le sue lo rigiro, ribaltando la situazione e facendogli sbattere la schiena contro il terreno. Poi lo colpisco forte sulla tempia, stordendolo. Appena mi libero, mi alzo e vado velocemente, per quanto possibile, contro il muro più vicino, collassandoci contro. Cavolo, le mie forze stanno scemando sempre di più e devo sforzarmi veramente tanto per capire la scena che ho di fronte.
Davanti al demone, che si è finalmente rimesso in piedi, c'è un uomo, alto quasi quanto lui. Cosa assurda, visto che il mostro è alto circa due metri. Lo sta attaccando con una specie di ascia, ogni affondo è un movimento fluido e pulito. Sembra quasi stia danzando. Un po' un controsenso, vista la muscolatura del nuovo arrivato e il fatto che stia brandendo un’ascia. Sembra un cavolo di vichingo.
Che cosa ne pensate dell'estratto?

Buone Letture e tanti ovetti di cioccolato,

23 marzo 2016

SOLSTICE-L’INCANTESIMO D’INVERNO di C.E.A Bennet | Recensione

Cari Bookworms,
dopo quasi un'eternità, torno con una nuova recensione dedicata ad un romanzo autopubblicato che mi ha davvero colpito. Si tratta di Solstice - L'Incantesimo d'Inverno di C.E.A. Bennet, primo capitolo di The Solstice Saga. Il secondo volume della serie Equinozio di Primavera è uscito poco tempo fa e ve ne avevo parlato qui.

Se non avete ancora avuto la possibilità di leggere L'Incantesimo d'Inverno, vi consiglio caldamente di recuperarlo al più presto... soprattutto se, come me, avete un debole per le storie di streghe e d'amori impossibili!

Come al solito la mia recensione è completamente priva di spoiler! Voglio lasciarvi scoprire questo romanzo pagina dopo pagina, lasciarvi sorprendere dalle rivelazioni e dalla storia di Emma, Alec e della famiglia Hataway.

Informazioni e Trama

Titolo:  L'INCANTESIMO D'INVERNO
Autore:  C.E.A. Bennet
Serie:  Solstice Saga #1
Editore: Autopubblicato
Data di pubblicazione: 16 settembre 2014
Lingua: italiano 
TRAMA: Emma ha quasi sedici anni e due sorelle, Eileen e Constance.
Vivono a Saint Claire, tranquilla cittadina del Connecticut, insieme alla madre Kate e a Miranda, la misteriosa donna comparsa nelle loro vite da quando il padre le ha abbandonate. Le Hataway non sono donne normali, ma streghe costrette a nascondere la loro natura e i loro poteri per rispettare le leggi dei Custodi, ai quali devono obbedienza. Leggi che Emma ha infranto quando era solo una bambina per aiutare quelli che sarebbero diventati i suoi migliori amici, Sam e Alec. Da allora i tre sono inseparabili nonostante Emma sia costretta a nascondere il segreto che più le sta a cuore. Non è l’unica, però, a mentire alle persone che ama.
Cosa nascondono Kate e Miranda? Quali sono i terribili segreti seppelliti nel loro passato? Perché il padre è scomparso all'improvviso senza lasciare traccia?

Alec Stevens ha sedici anni e molte domande. Spesso ha la sensazione che Emma conosca tutte le risposte. Emma. Cosa lo lega a lei e allo stesso tempo la rende irraggiungibile? Che cosa nasconde? 

Nel tentativo di svelare e nascondere i segreti che li circondano, Alec ed Emma non si accorgono che qualcuno si muove e li osserva nell'ombra in attesa che arrivi il momento di mettere in atto la sua vendetta. La storia, raccontata in prima persona da Emma e Alec, inizia con due episodi dell'infanzia destinati a cambiare per sempre le loro vite. Dopo un salto di dieci anni li ritroveremo alle prese con un sentimento molto umano, un passato famigliare turbolento e dei poteri che non facilitano le cose, anzi... 

Una storia d’amore, di amicizia e di legami famigliari burrascosi, ma profondi. Con un pizzico di magia.
Tutti hanno un segreto. Una cosa fatta o detta, soltanto pensata o che è successa. Qualcosa che non si vuole far sapere a nessuno. Il mio è vedere i segreti degli altri. Sono una bambina speciale.

Emma Hataway è speciale, come tutte le straordinarie donne della sua famiglia: sua mamma, sua nonna e le sue sorelle sono streghe, costrette a tenere nascosta la propria natura per rispettare le leggi imposte secoli prima dai Custodi.
I segreti fanno parte della vita di Emma fin da bambina. Nessuno conosce i suoi poteri, nemmeno i suoi due migliori amici, Sam e Alec.
Emma, tuttavia, non è l’unica a mentire alle persone che ama e presto l’ombra di segreti del passato offuscherà il presente, rischiando di rompere l’equilibrio mantenuto fino a quel momento.

L’Incantesimo d’inverno mi ha letteralmente stregato - tanto per rimanere in tema - e vorrei che anche voi vi immergeste nella meravigliosa storia di Emma, Alec e delle donne Hataway conoscendo solo ciò che l’autrice ha scelto di rivelarci nella trama. Per questo non svelerò altro dell'evolversi delle vicende.

L’Incantesimo d’inverno di C.E.A. Bennet è uno di quei romanzi che ti sanno incatenare alle sue pagine, incuriosirti con mille dettagli, emozionare e farti innamorare dei suoi protagonisti fin dal primo capitolo.

L’autrice ci regala un universo magico piuttosto complesso, imperniato su regole ben precise. Ogni strega diventa madre di tre figlie, ciascuna delle quali ha un ruolo ben definito nella difesa della sua famiglia: la primogenita è la guida e ha il compito di vegliare sulle sorelle; la secondogenita è la guerriera, protettrice della famiglia e in grado di sviluppare poteri attivi (vietati dalla legge dei Custodi, perché pericolosi); infine, la terza figlia ha il compito di acquisire nuove conoscenze e di trasmetterle alla famiglia.
Le Hataway possiedono, tuttavia, dei poteri superiori alla media e nascondono segreti indicibili che rischiano di mettere in pericolo le loro vite…
L’Incantesimo d’inverno è un bellissimo romanzo di magia, di verità nascoste e d’amoreL’amore in tutte le sue forme è forse il vero protagonista di questa storia. Da una parte, l’amore che esiste solo tra i membri di una famiglia, capace di condurre a immensi sacrifici pur di garantire la tranquillità e sicurezza ai propri genitori, figli, sorelle e nipoti.
Dall'altra, l’amore vero, puro, impossibile tra due giovani ragazzi destinati a stare insieme, ma segnati dal destino stesso.
Emma ed Alec sono, infatti, connessi da un legame estremamente particolare. Per qualche ragione sono legati in maniera indissolubile, tanto che entrambi riescono a percepire le emozioni l’uno dell’altro.

Il mondo passava attraverso di noi da un canale unico.
Ciò che la feriva, mi feriva. Forse da qualche parte dell’universo, prima che nascessimo, qualcuno aveva commesso un errore. Aveva scambiato i pezzi.
A me ne era toccato uno di Emma e a lei uno mio.
Per essere interi dovevamo stare insieme.

Leggere del legame tra Emma ed Alec è stato travolgente. L’autrice ha avuto la straordinaria capacità di rendermi partecipe non solo delle loro vicende, del loro amore, ma è riuscita a farmi provare intensamente quel senso di ubriachezza che solo il primo e vero amore è capace di far provare.
Nell’alternarsi dei punti di vista tra Emma ed Alec, mi sono ritrovata ad essere trascinata nel mezzo dei loro sentimenti più profondi, vivendo insieme a loro le incertezze, le gelosie e le gioie di un amore incredibilmente forte.
L’Incantesimo d’inverno di C.E.A. Bennet racconta una sfolgorante storia d’amore, intensa e apparentemente irrealizzabile; una storia di amicizia profonda, di legami familiari inscindibili.
L’Incantesimo d’inverno è un romanzo affascinante che mi ha piacevolmente sorpreso, scritto con uno stile fluido e mai pesante - nonostante la lunghezza del libro - capace di restituire un’immagine vivida di luoghi, volti e situazioni, di far battere il cuore d’ansia nelle scene d’azione e nelle battaglie magiche, ma soprattutto di far sciogliere l’animo nella dolcezza di parole sussurrate a fior di pelle.

Rating in Segnalibri:
4.5

La storia di una famiglia, di amicizia e di un amore dolcissimo, con un pizzico di magia.
Che cosa ne pensate?
Lo avete letto??

Buone Letture,

17 marzo 2016

AMORI D'IRLANDA di Eva Palumbo | St. Patrick's Day Special

Cari Bookworms,
oggi nell'isola di smeraldo è il giorno di san Patrizio e quale modo migliore di festeggiare questa festività se non parlando di un libro ambientato proprio in IRLANDA??

Amori d'Irlanda è il secondo romanzo scritto da Eva Palumbo
L'Irlanda è la splendida cornice all'interno della quale si intrecciano le storie di Viola e Laura, amiche fin dall'infanzia, che decidono di trascorrere le vacanze di Natale proprio sull'isola.  La magia del Natale e il suggestivo e selvaggio paesaggio saranno testimoni delle vicende amorose della due amiche...

Informazioni e Trama


Titolo: AMORI D'IRLANDA
Autore: Eva Palumbo
Data di Pubblicazione: 8 Gennaio 2016
Editore: Triskell Edizioni
Collana: Pink
Genere: M/F
disponibile in ebook (epub, mobi, pdf)
Prezzo: € 2.99
Acquistabile sul sito della casa editrice e su tutti gli store online (Amazon, Kobo, IBS etc.)
AMAZON | GOODREADS
TRAMA: Viola e Laura, amiche fin dall’infanzia, volano in Irlanda per trascorrere le vacanze di Natale. Qui incontrano Guido, il distaccato collega di Viola, e suo fratello Lorenzo. Viola scoprirà che Guido è soltanto un uomo ferito dal suo passato, deciso a non fidarsi più di nessuno. Ma la magia del Natale irlandese è destinata a far sciogliere il suo cuore di ghiaccio.Anche Laura e Lorenzo rimarranno vittime della magia della terra di smeraldo ma, come tutte le magie, forse anche la loro è destinata a terminare.Riuscirà un matrimonio a riaccendere la passione?
Eva Palumbo è nata in Salento e vive con suo marito e suo figlio a Roma.
La cosa che ama fare di più è viaggiare con la sua famiglia, soprattutto nei paesi anglosassoni, dei quali apprezza tutto: i paesaggi incontaminati, la lingua, la cultura, la cura per le cose comuni, le città multietniche, l'insospettabile calore con cui accolgono i bambini, e perfino – incredibilmente – il cibo e il clima!
Affetta da grafomania sin da quando aveva quattro anni, solo da poco ha deciso di provare a dare concretezza alla sua passione per la scrittura. Ha iniziato pubblicando alcuni racconti sul blog La Mia Biblioteca Romantica.
Per la Triskell Edizioni ha pubblicato la novella “Un Natale per ricominciare”, nel Novembre 2015.
Il suo blog è evapalumbo.blogspot.it


 Sento vagamente Laura e Lorenzo che stanno chiacchierando, mentre piano piano tutto il rumore della gente attorno a noi si affievolisce, o almeno così sembra a me quando finalmente Guido riporta i suoi occhi nei miei.
Gesù.
Il cuore prende a battermi forte. Non posso sostenere il suo sguardo. Fisso uno dei tatuaggi che decorano le sue braccia lasciate scoperte dalla maglietta a maniche corte. Una scritta in gaelico, che scorre lungo tutto l'avambraccio, fino al gomito.
«Tiocfaidh àr là,» leggo, con un po' di difficoltà. Poi trovo il coraggio di alzare lo sguardo su di lui. «Che... che cosa vuol dire?»
«L'ho fatto qualche mese fa.»
«E che significa?» gli chiedo, corrugando la fronte. Guido fa un sorrisetto divertito.
«Non è il suo significato. Volevo dire che è un proverbio irlandese che mi sono fatto tatuare a luglio.»
«Ah,» commento. «E che vuol dire?»
Guido mi guarda e non risponde, portandosi di nuovo il bicchiere alle labbra. Gesù, che rabbia quando fa così. Come se non mi ritenesse degna nemmeno di una risposta, di un commento, di una qualsiasi attenzione. Ora, che non gli piaccio l'ho capito. Strano, ma vero, non posso piacere a tutti, anche se sono carina, simpatica e allegra, e di solito non risulto antipatica alla gente, anzi. Dicono che sono abbastanza piacevole, però evidentemente Guido proprio non mi tollera. Questo mi dispiace particolarmente, perché io... ecco, non posso dire che lui mi lasci del tutto indifferente.
Cavolo, proprio no. E soprattutto stasera, con questo aspetto un po'... trasandato, virile e rilassato. Gesù, che bel sorriso che aveva su quel palco, quando ancora non mi aveva vista e riconosciuta. E ora, accidenti, perché continua a guardarmi fissa, mentre io sento le guance che si colorano e si scaldano di nuovo? Mi prendo la treccia con la mano e nel frattempo guardo ovunque tranne che verso di lui, finché mi paralizzo. Senza una parola, Guido ha alzato la mano e ora mi sta sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, indugiando più del necessario vicino al mio viso. Il cuore accelera ancora un po', mentre mi giro lentamente a guardarlo. In due anni, credo che questa sia la prima volta che mi tocca.
La prima volta in assoluto.
Un momento dopo, abbassa la mano e la infila in tasca. Ma io ne sento ancora il calore sulla guancia.

che cosa ne pesate?
Siete pronti a partire per l'Irlanda?? XD

Buone Letture,