Carissimi Bookworms,
oggi torno con una doppia rubrica, ossia il Teaser Tuesday e Spotlight on... (dedicata agli autori italiani emergenti o autopubblicati), per presentarvi il nuovo romanzo di Giada Bafanelli.
Con "UN ALTRO DOMANI", Giada Bafanelli mette da parte il genere fantasy, la mitologia norrena e il Cacciatore di Lupi Mannari Ivarsson, per regalarci un romanzo d'amore e musica.
Prima di lasciarvi all'estratto, qualche Informazione e la trama.
Titolo: UN ALTRO DOMANI
Autore: Giada Bafanelli
Editore: Autopubblicato
Disponibile dal 9 dicembre 2015
Prezzo: € 0,99
Pagine: 153
Già disponibile per la prenotazione
Trama
Il sogno di Liv è sempre stato quello di diventare una cantante professionista. Eppure, nonostante gli anni spesi a studiare al conservatorio, sembra che la sfortuna la perseguiti: ha solo tre allieve, sua madre la disprezza e il famoso mezzosoprano Elizabeth Night non sembra affatto colpito dalla sua voce. Dopo che anche il fidanzato la lascia, il piccolo porto sicuro che Liv si era creata sembra andare in pezzi.
Soltanto Ethan, un ragazzo conosciuto per pura coincidenza, sembra capirla fino in fondo.
Tra litigi, parole non dette e incomprensioni, saranno le note di una canzone a decidere il destino di Liv e Ethan.
Giada Bafanelli ha ventisette anni e le
sue più grandi passioni sono sempre state la musica e la narrativa,
specialmente di genere fantasy. Oltre al racconto urban fantasy “Alone. Il
solitario”, ha pubblicato il romanzo fantasy ispirato alla mitologia norrena
“La figlia della vendetta” e il prequel “I giardini di Asgard”. “Un altro
domani” è la sua prima incursione nella narrativa rosa.
Link utili
Blog: Pagine Magiche
Facebook: Giada Bafanelli - Autrice
Twitter: @ GiadaBafanelli
Presi un respiro profondo, cercando
di calmare i battiti del cuore, che martellava così forte da rischiare di
sovrastare gli acuti emessi dalla cantante che era entrata nella stanza prima
di me. Il pianista la stava accompagnando in maniera egregia, e la voce tonda e
cristallina risuonava alla perfezione, mentre eseguiva l’aria. Era un pezzo di
Mozart, come il mio, ma ero così agitata che non riuscivo nemmeno a ricordare
da quale opera fosse tratto quello che il soprano al di là della porta stava
cantando. Strinsi più forte lo spartito nella mano destra, e solo allora mi
resi conto di quanto lo avessi impregnato di sudore. Sperai di non aver
cancellato l’inchiostro, perché non avevo tempo di uscire per andare alla
ricerca di un’altra partitura. Cavolo.
La cantante eseguì una serie di
note in crescendo, e all’improvviso il mio cervello riconobbe l’aria che stava
eseguendo. Era Porgi Amor, da Le nozze di Figaro. A livello tecnico
non era difficile in modo particolare, non c’erano note troppo acute né
barocchismi. Di sicuro quella cantante avrebbe potuto eseguire un’aria più
complessa per dimostrare le sue capacità; eppure il modo in cui la cantò, così
privo di sbavature e ricco di armonici, e soprattutto con un’interpretazione
tanto sentita, mi lasciò senza fiato. Quella tizia era una che sapeva il fatto
suo. Porca miseria, aveva anche un timbro che mi ricordava un sacco quello di
Reneta Tebaldi. Il pezzo finì, e nello stesso momento mi resi conto che avevo
cominciato a sudare freddo. “Oh, porca vacca.” Mi dissi, quando la porta si
aprì. Un attimo dopo uscì il soprano, una ragazzetta bassa e con le lentiggini.
I suoi occhi incrociarono i miei, e quando mi sorrise mi resi conto di quanto
fosse soddisfatta e sicura di sé.
Un istante dopo di lei fece
capolino una donna di mezza età, tarchiata e con i capelli raccolti in uno
chignon. La riconobbi subito come l’assistente personale di Elizabeth Night,
alias il mezzosoprano che, a soli ventitré anni, aveva stupito tutto il mondo
della musica classica grazie ai suoi incredibili virtuosismi e alle sue innate
doti di attrice teatrale. La donna, senza guardare nessuna delle presenti,
abbassò la testa per leggere qualcosa sul taccuino. Si sistemò un attimo gli
occhiali sul naso, prese un respiro e annunciò: «Liv Sakamoto!»
“Oh, cavolo, tocca a me.” Pensai.
L’assistente alzò lo sguardo e mi
fissò, dopodiché sorrise. Era ovvio che Liv Sakamoto ero io, visto che nella
stanza ero l’unica con dei tratti somatici orientali.
«Prego, entri pure.» Disse con voce
affabile ma allo stesso tempo atona. Da quando ero arrivata, alcune ore prima,
l’avevo sentita ripetere quella semplice frase diverse dozzine di volte. Doveva
essersi stancata.
Cercai di sorridere a mia volta, ma
mi resi conto che il nervosismo mi aveva paralizzato i muscoli della faccia. Di
sicuro quello non era un bel modo per cominciare un’audizione.
Che cosa ne pensate?
Io non vedo l'ora di leggerlo, adoro lo stile di Giada Bafanelli e sono curiosa di scoprirla in questa nuova veste letteraria... di certo non me lo lascio sfuggire! XD
Buone letture,
Sembra davvero carino e il teaser mi ha davvero incuriosita... credo che lo terrò d'occhio! :)
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