10 giugno 2016

LA SIRENA MECCANICA di Giada Bafanelli | Recensione

Miei carissimi Bookworms,
mentre cerco di riprendermi dalla mia (ennesima) influenza, sono riuscita finalmente a scrivere i miei pensieri su una delle mie ultime letture. 
Oggi vi parlo di LA SIRENA MECCANICA di Giada Bafanelli, una novella che ho letto con grande piacere, ispirata alla famosissima fiaba La sirenetta  di Hans Christian Andersen.

*** La Recensione è priva di Spoiler! ***

Informazioni e Trama



Titolo: La sirena meccanica
Autore: Giada Bafanelli
Autopubblicato
Prezzo: 0,99 (disponibile solo in formato ebook)
Pagine: 136
Data di Pubblicazione:  3 Maggio 2016

TRAMA:
Da quel che ricorda, Nym ha sempre vissuto nelle profondità del mare, metà ragazza e metà cyborg. Ma quando la sua memoria riaffiora, inizia a farsi delle domande. L’oceano è una distesa calma e blu che conosce alla perfezione, ma cosa c’è oltre? 
Quando salva un marinaio dopo il naufragio di un’aeronave, il desiderio di vivere in superficie si fa di giorno in giorno più forte. Ma il mondo al di là delle onde è cupo e spietato, e non c’è spazio per chi è diverso. 

Nym, una ragazza metà umana e metà cyborg, ha sempre vissuto in fondo al mare, o almeno questo è tutto ciò che ricorda. 
Ma quando cominciano a riaffiorare memorie di una vita dimenticata trascorsa a respirare ossigeno e a perdere lo sguardo nel cielo blu, Nym inizia ad essere curiosa e a chiedersi cosa veramente ci sia oltre la superficie dell’Oceano…
Un giorno, mentre esplora alcuni relitti alla ricerca di pezzi di ricambio per la sua coda meccanica, un’aeronave precipita negli abissi: Nym riesce a salvare un marinaio da morte certa, riportandolo in superficie, accrescendo così ancor di più il suo desiderio di esplorare quel mondo di sopra...

La Sirena Meccanica di Giada Bafanelli mi ha completamente sorpreso, lasciata spiazzata e fatalmente incatenata alle sue parole, unendo in un’unica storia tutti gli ingredienti che più amo. La Sirena Meccanica è infatti un racconto lungo che intreccia aspetti della famosa fiaba di Hans Christian Andersen, con elementi del genere steam-punk, aggiungendo, alla fantasia, tematiche attuali.
 
"Pensi davvero che qualcuno ti amerebbe, anche se avessi le gambe e non la coda? 
Saresti comunque un mostro." 

La storia di Nym è quella di una ragazza che, in seguito ad un grave incidente, ha perso l’uso delle gambe, ma che riesce a muoversi sott’acqua grazie alla coda meccanica costruita per lei da Ran, una sorta di scienziata, che ha trasformato Nym in un cyborg, salvandole la vita. 
Nym e Ran non sono gli unici cyborg che vivono nascosti nelle profondità marine: esiste una vera e propria comunità di esseri sopravvissuti alle più diverse sciagure, mutilati nel corpo, ma non nell’animo. Essi hanno deciso di vivere insieme in quel regno fatto d’acqua e meraviglie inabissate, dato che il mondo in superficie non è capace di accettarli per quello che sono e la stessa Nym scoprirà a sue spese la spietatezza e la cupidigia del mondo al di sopra delle onde …

La Sirena meccanica conferma l'indubbia capacità di Giada Bafanelli di saper creare storie assolutamente originali, dalle quali non sai mai cosa aspettarti ed ogni congettura viene spazzata via da rivelazioni e colpi di scena totalmente inaspettati, raccontati con uno stile pulito, conciso, ma dettagliato.
Una novella davvero bella, quindi, dalla quale trarre anche uno spunto di riflessione sulla percezione del “diverso” in tutte le sue forme, sui pregiudizi scatenati da ciò che è considerato imperfetto, quando di imperfetto c’è solo una società superficiale, incapace di andare oltre l’apparenza, il guadagno facile e di percepire quella vera bellezza che splende – fortunatamente – più luminosa dell’ignoranza. 

Rating in segnalibri:

4

“La Sirenetta” riscritta in un’originale chiave steam punk.

Che cosa ne pensate?
Avete letto la novella?

Buone Letture,



3 commenti:

  1. Ciao lily mi dispiace per l'influenza! Questo libro ogni volta che vedo la cover mi incuriosisce e m'ispira spero di riuscire a leggerlo prima o poi tu comunque mi hai fatto capire ancora una volta che dovrei proprio affrettarmi! 😉

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  2. Grazie di cuore, Beatrice! Non sai quanto mi hanno fatto piacere le tue parole :*

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