Buongiorno miei Booklions,
oggi vi lascio la recensione di BEAUTIFUL BOY di David Sheff, un libro davvero toccante che mi ha colpito molto e del quale spero di vedere presto il film che ne e' stato tratto.
Informazioni e Trama
Titolo: Beautiful Boy
Autore: David Sheff
Editore: Sperling & Kupfer
Disponibile dal: 12 Febbraio 2019
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TRAMA: Perché il mio meraviglioso ragazzo si è perso? Che cosa è successo alla mia famiglia? Dove ho sbagliato? Sono le laceranti domande che hanno ossessionato David Sheff in ogni istante dello straziante viaggio nella tossicodipendenza del figlio Nic e nel difficile percorso verso la guarigione.Prima dell'incontro con la droga, Nic era il figlio che ogni genitore vorrebbe: cresciuto con amore dal papà giornalista e dalla mamma artista, era un ragazzo allegro e simpatico, studente modello, campione nello sport, adorato dai fratellini. Ma quando raggiunge l'adolescenza, Nic comincia a sperimentare le droghe, cadendo in una devastante discesa agli inferi, fatta di metamfetamina ed eroina. La dipendenza lo rende un relitto tremante «con due buchi neri al posto degli occhi», e inizia a mentire, rubare, scappare di casa. A chiedere aiuto e a precipitare di nuovo nel tunnel.In questo memoir straziante, spietato e sincero, scritto con il cuore e con le lacrime di un padre che ama disperatamente il figlio, David Sheff racconta i primi segnali d'allarme, le bugie, le telefonate alle tre del mattino (sarà Nic? La polizia? L'ospedale?), i tentativi di disintossicazione, le ricadute. Lo stato di continua preoccupazione diventa per lui, a sua volta, una forma di dipendenza; panico, ansia e stress incessanti richiederanno un prezzo altissimo. Eppure non si è mai arreso e ha sondato e percorso ogni strada possibile per salvare suo figlio. Un libro duro, coinvolgente ed emozionante, da cui è stato tratto l'omonimo film con Steve Carell e il candidato Premio Oscar Timothée Chalamet.
Recensione
Beautiful boy è il memoriale a cui
l’autore, il giornalista David Sheff hadeciso di affidare I ricordi della sua
diretta esperienza di padre di un ragazzo tossicodipendente.
Beautiful boy racconta il drammatico percorso di un padre attraverso la dipendenza da metanfetamina di suo figlio.
Un viaggio brutale del quale Sheff ci consegna episodi significativi volti a
ripercorrere tutte quelle tappe che segnano ogni famiglia che si trova a dover
affrontare un dramma simile: la negazione del problema, il non riconoscere più
proprio figlio, il porsi mille domande su cosa mai potessero aver sbagliato con
lui, il senso di colpa, la paura e quella necessità spasmodica di documentarsi per capire,
per trovare una cura.
La droga da cui Nic è dipendente è la metanfetamina, una
droga sintetica che ha terribili effetti sul fisico, infossando il viso di chi
ne fa uso, facendo marcire i denti, mentre dall’interno distrugge rapidamente
le cellule nervose, il cervello diventa una sorta di groviera – rendendo i
soggetti paranoici, cinici, distruttivi, violenti e autodistruttivi.
“Ero ansioso di aiutare Nic a fermare la
sua caduta, di salvare mio figlio”
In questo lungo processo di
riabilitazione e di prevedibili ricadute, Sheff decide di documentare quello
che accade a Nic e alla sua stessa famiglia. Il ritratto che ne emerge è soprattutto
quello di un padre che con grande forza non si è mai arreso e ha fatto tutto
ciò che era in suo potere per salvare un figlio reso irriconoscibile dalla
dipendenza.
“Come si può non logorarsi dentro quando
sono in gioco la vita e la morte del proprio figlio?”
Beautiful Boy è un libro che in maniera
molto blanda e diretta narra una storia di tossicodipendenza, che non è solo quella
di Nic e la sua famiglia, ma di ogni ragazzo caduto nel tunnel delle droghe e
che con fatica prova a rialzarsi. Un libro che credo possa essere se non di
aiuto, per lo meno di sostegno (e che possa
soprattutto dar voce) a chi attraversa lo stesso, spesso silenzioso dramma… per
sentirsi meno soli, spaventati e forse inadatti, per ritrovare e farsi forza a
vicenda pagina dopo pagina.
Un libro intenso, esplicativo che apre gli occhi e che difficilmente lascia indifferenti.
Un libro che ho divorato, che ho amato e che mi ha fatto male. Forse perché sono madre e la paura di dover combattere questo tipo di battaglia spaventa. Perché non ci sono modi giusti di comportarsi, perché non c'è cura o soluzione, ma solo tanta impotenza e questa l'autore la spiega benissimo.
RispondiEliminaContentissima che sia piaciuto anche a te...è un libro veramente toccante!
RispondiEliminaOttima recensione!
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