Buongiorno miei cari lettori,
oggi 27 gennaio è il Giorno della Memoria, ricorrenza celebrata a livello internazionale per ricordare le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali, ma anche di tutti coloro che hanno rischiato la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei.
Per questo oggi, io e i 7 blog che trovate nel banner qui sopra, vorremmo consigliarvi un libro e un film per poter riflettere insieme e non dimenticare.
IL LIBRO
Ho scelto per voi un libro che ho scoperto per caso: si tratta di La Verità Negata di Deborah E. Lipstadt ed è una sorta di resoconto del processo svoltosi agli inizi degli anni 2000 tra gli storici David Irving e Deborah Lipstadt, negazionista lui e studiosa dell'Olocausto lei. Da questo libro è stato anche tratto un film con Rachel Weisz, che arriverà nei cinema ad aprile 2017.
Ho deciso di proporvi questo libro perché credo che il "negare" sia terribile quanto (se non più) del "dimenticare".
Titolo: LA VERITA' NEGATAAutore: Deborah E. Lipstadt
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 15 novembre 2016
Lingua: italiano
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TRAMA: "La verità negata" ricostruisce il celebre processo che, all'inizio del 2000, vide contrapporsi nell'aula di un tribunale britannico lo storico David Irving e Deborah Lipstadt, studiosa dell'Olocausto e docente presso la Emory University di Atlanta. Sulla base di prove incontestabili, Lipstadt aveva definito Irving un «negazionista» e per questo era stata chiamata a difendersi dall'accusa di diffamazione. Eppure, nei suoi libri Irving aveva più volte messo in dubbio l'esistenza di un qualsivoglia progetto di sterminio: a suo dire, gli ebrei morti nei campi di concentramento erano stati uccisi dal tifo o da qualche altra malattia, Hitler non era il responsabile della Soluzione finale e, soprattutto, non esistevano camere a gas ad Auschwitz. Nonostante questo, Irving godeva di grande rispetto e gli storici, anche autorevoli, elogiavano la serietà delle sue ricerche. Ben presto l'opinione pubblica ebbe la possibilità di cogliere la vera portata del processo. Infatti, lungi dall'essere una banale querelle ira storici, lo scontro tra Irving e Lipstadt non solo smascherava le deliberate falsificazioni di Irving in merito all'Olocausto e il suo tentativo di occultare l'operato di Hitler, così come non si limitava a rivelare lo stretto legame esistente fra le sue convinzioni ideologiche e la continua manipolazione delle fonti, ma poneva questioni fondamentali sotto il profilo morale prima ancora che storiografico: è giusto affidare a un'aula di tribunale l'onere di dimostrare la verità delle testimonianze dei sopravvissuti? Dove passa il confine tra la libertà di parola e l'immunità concessa ai divulgatori di menzogne? Quale compito attende tutti coloro che si battono per difendere la Memoria e impedire che i sei milioni di vittime della Shoah muoiano una seconda volta per mano delle falsificazioni negazioniste? Perché di questo si tratta. Il negazionismo affonda le sue radici nell'antisemitismo, e, come scrive Deborah Lipstadt, «l'antisemitismo in sé non può essere sconfitto ... perché resiste alla ragione, non lo si può confutare, ma va combattuto di generazione in generazione».
IL FILM
Il film che vorrei suggerirvi (anche se credo che molti di voi l'abbiano già visto ^-^) è IL PIANISTA un film di Roman Polanski del 2002, con protagonista Adrien Brody. Un film magnifico, intenso, difficile da dimenticare...
Titolo originale: The Pianist
Francia/Gran Bretagna
Anno: 2002
Genere: Drammatico
Durata: 148'
Regia di Roman Polanski
TRAMA: Nel corso della Seconda guerra mondiale, Wladyslaw Szpilman - celebre pianista ebreo polacco - riesce a sfuggire alla deportazione. Si ritrova così nel ghetto di Varsavia, all'interno del quale condivide le sofferenze e le eroiche lotte degli abitanti. Un ufficiale nazista amante della sua musica decide di aiutarlo e gli permette di continuare a vivere...
MEMORIE...
Prima di lasciarvi ci terrei a condividere con voi il ricordo di come anche nella mia piccola città, Assisi, moltissime persone misero a rischio la propria vita per poter salvarne delle altre.
A partire dall'Autunno del 1943, furono infatti molti gli ebrei che cercarono e trovarono rifugio ad Assisi, confondendosi tra gli sfollati che arrivavano in Città.
In quegli anni si venne a creare una vera e propria organizzazione clandestina di soccorso agli ebrei, coordinata dal Vescovo della città, da un giovane Sacerdote (Don Aldo Brunacci) ed un tipografo assisano, che si adoperò per stampare documenti falsi per gli ebrei nascosti.
I nascondigli scelti perché ritenuti più sicuri furono i monasteri femminili di clausura, ma si racconta che anche nel campanile della Basilica di San Francesco furono molte le famiglie ebree che vi trovarono rifugio, riuscendo così a sfuggire alle persecuzioni e alla deportazione. Sulle vicende di quegli anni è stato girato il film Assisi Underground.
Grazie per aver letto fino a qui!
Prima di chiudere, vi lascio questo piccolo test da compilare:
Buone Letture,
Photo credit: Gariwo
Mi segno subito il libro ^^
RispondiEliminaIl pianista è forse uno dei film più belli riguardante la Seconda guerra mondiale. Impossibile non piangere ed emozionarsi...
RispondiEliminamolto bello il pianista.ciao
RispondiEliminaciao messo questo post tra i post più belli letti la settimana scorsa.
Eliminahttps://haylin-robbyroby.blogspot.it/2017/01/top-of-post-30-gennaio-2017.html
Ciao Ami bellissimo post e anche io mi segno il libro non ne avevo mai sentito parlare...
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