la recensione di oggi è dedicata a THE KISS OF DECEPTION di Mary E. Pearson, primo volume della trilogia fantasy The Remnant Chronicles.
Si tratta di un bel romanzo, nel quale trova molto spazio l'aspetto sentimentale e solo nella seconda parte inizia ad ingranare veramente la vicenda. Un bel romanzo, ma non splendido come - purtroppo - mi aspettavo ... sigh! Forse il problema principale è stato il fatto che l'ho letto subito dopo aver terminato un libro che avevo amato alla follia e probabilmente The Kiss of Deception semplicemente non ha retto il confronto... (anche la votazione finale è indecisa, per lo sbilanciamento che ho notato tra le due parti del romanzo)
Vi lascio alla mia riflessione, se lo avete letto, fatemi sapere nei commenti che cosa ne pensate! ^-^
Titolo: THE KISS OF DECEPTION
Autore: Mary E. Pearson
Serie: The Remnant Chronicles
Editore: Henry Holt and Co.
Anno di pubblicazione: 2014
Lingua: Inglese
Inedito in Italia
TRAMA: Una Principessa deve trovare il suo posto un un mondo Nuovo.Lei Fugge nel giorno delle sue nozze. Ruba antichi documenti dalla raccolta segreta del Cancelliere. È inseguita da cacciatori di taglie inviati da suo padre. Lei è la Principessa Lia, diciassettenne, Prima figlia della Casa di Morringhan.Il Regno di Morringham è colmo di tradizioni e storie di un mondo antico, ma ci sono alcune tradizioni che Lia non può sopportare. Come l'obbligo di sposare qualcuno che non ha mai incontrato, solo per consolidare alleanze politiche.Stanca di tutto ciò e pronta per una nuova vita, Lia la mattina delle sue Nozze fugge verso un villaggio lontano. Si stabilisce tra la gente comune, e si incuriosisce quando due misteriosi e affascinanti stranieri giungono al Villaggio - all'oscuro del fatto che uno è il Principe rifiutato e l'altro è l'assassino inviato per ucciderla. Gli Inganni si susseguono e Lia si ritrova sul punto di svelare pericolosi segreti - segreti che potrebbero mandare in frantumi il suo mondo - anche se ormai capisce di essersi innamorata.
Oh God! Ho provato a scrivere la
recensione per The Kiss of Deception
di Mary E. Pearson per ben tre volte e in tutti i casi, non riuscivo ad essere
soddisfatta, e più scrivevo più trovavo lati negativi. Il problema principale è
che non è che il romanzo non mi sia
piaciuto anzi, l’ho trovato carino, per carità. Tuttavia le mie aspettative
sono state un po’ deluse e forse è questa la motivazione principale della mia
difficoltà a parlarne.
The Kiss of Deception è il primo
capitolo della trilogia fantasy The
Remnant Chronicles scritto da Mary E. Pearson e segue la storia della
principessa Lia, Prima Figlia della Casa di Morrighan.
Lia,
il giorno delle sue nozze, decide di fuggire da un matrimonio combinato con un
principe del quale non è innamorata e che non ha mai neanche visto.
Nel
tentativo di costruirsi una vita finalmente libera da costrizioni, etichette e
tradizioni soffocanti, Lia finge di essere una semplice cameriera in una
Taverna, ma quello che lei non sa è che sulle sue tracce ci sono un Assassino,
inviato da uno dei Regni nemici di Morrighan, e il Principe abbandonato
sull’altare.
Today was the day a thousand dreams would die and a single dream would
be born.
—Lia
L’aspetto forse più interessante di The Kiss of Deception è costituito
proprio dall’alternarsi dei tre punti di vista - Lia, il principe e l’assassino
– senza che il lettore riesca a capire quale dei due ragazzi che si presentano
a Lia, sia l’assassino e quale il principe. La Pearson fornisce una serie
di indizi molto vaghi e ambigui, lasciando il lettore sulle spine fino alla
rivelazione finale.
Tuttavia,
accanto a questo elemento davvero originale si inserisce il temuto triangolo amoroso. Non è tanto l’indecisione di Lia ad avermi creato problemi, quanto il
modo inspiegabile in cui i ragazzi si
innamorino della protagonista e viceversa: un momento prima uno vuole
ucciderla, mentre l’altro è arrabbiato con quella fanciulla che l’ha
abbandonato il giorno del matrimonio… e quello successivo, BOOM sono entrambi reticenti a portare a termine la propria
missione e irrimediabilemente innamorati di lei dopo averci parlato per circa
trenta secondi. Scusate, ma non riesco mai a comprendere questi insta-love.
Inoltre,
il tentativo di celare l’identità dei due personaggi maschili ha forse funzionato
come un’arma a doppio taglio: entrambi, infatti, risultano un po’ privi di
carattere, tanto ché all’inizio nessuno dei due mi aveva colpito
particolarmente. Solo dopo la grande
rivelazione, si comincia ad indagare più a fondo sul loro passato e la loro
vera indole, dando la possibilità al lettore di conoscerli meglio.
Fortunatamente,
dalla parte dell’autrice c’è la sua
grande capacità narrativa: il suo stile di scrittura è scorrevole, a tratti
poetico e dettagliato, capace di
riuscire ad ammaliare il lettore e a far proseguire la lettura con piacere, superando
quella prima parte del romanzo in cui sostanzialmente non accade nulla di
particolare, se non continuare ad infittire il mistero che aleggia attorno ai
due personaggi maschili, su chi sia l’assassino e chi il principe.
Poi, finalmente, a metà libro qualcosa inizia
a muoversi e la storia ingrana alla grande. Prima di fuggire, Lia ha rubato
un libro molto prezioso e che potrebbe rivelare segreti inimmaginabili, se solo
riuscisse a comprendere la lingua antica in cui è scritto…
“But remember, child, we may all have our own story and destiny, and sometimes our seemingly bad fortune, but we're all part of a greater story too. One that transcends the soil, the wind, time... even our own tears. Greater stories will have their way.”
La seconda parte di The Kiss of Deception è decisamente migliore della prima: il ritmo si fa più incalzante e il world
building acquista maggiore consistenza: se da una parte sia un po’
difficile orientarsi nel mondo creato dalla Pearson senza l’aiuto della mappa
che si trova nelle prime pagine del libro (le informazioni geografiche desunte
dal romanzo non sono a mio parere molto chiare), dall’altra gli aspetti
religiosi, le tradizioni millenarie e le leggende che caratterizzano Morrigham
e le altre affascinanti popolazioni (tra tutte, l’errante tribù di Gaudrel),
sono ben delineate e corredate da filastrocche, preghiere, canzoni e antichi
racconti enigmatici, capaci di mostrarci la vera essenza di questo particolare
universo fantastico, permettendo al romanzo di riguadagnare punti.
Particolarmente interessante è la figura
misteriosa della Prima Figlia, colei che possiede il Dono, una sorta di
sesto senso che pone la prescelta in contatto con il Tutto, dotandola di poteri
di preveggenza che ogni Sovrano e Tiranno vorrebbe possedere, rendendo Lia una
preziosa preda da conquistare.
The Kiss of Deception di Mary E.
Pearson è un romanzo d’amore, d’inestimabile solidarietà femminile e di magia…
in cui la tanto sospirata libertà viene
conquistata dalla protagonista attraverso piccoli e apparentemente
insignificanti gesti quotidiani: Lia non è la classica principessa indifesa e
incapace di adattarsi ad un nuovo e completamente differente stile di vita,
anzi dimostra la propria forza d’animo e determinazione accettando qualsiasi
tipo di mansione, godendosi quella felicità che solo l’indipendenza da
qualsiasi tipo di imposizione sa dare.
Rating in Segnalibri:
3.75/4
Spero di essere
riuscita a farvi capire quali sono stati i punti del romanzo che non mi hanno
pienamente convinta e quali invece sono i punti di forza. Sicuramente leggerò
il secondo capitolo della Serie, ovvero The
Heart of Betrayal, uscito all’inizio di Luglio.
Fatemi sapere che cosa ne pensate e se lo avete letto e avete
un’opinione diversa dalla mia, scrivetemi!
Buone Letture,