Cari Bookworms,
oggi riesco finalmente a condividere con voi i miei pensieri su
PANIC di Lauren Oliver, romanzo un uscita giovedì 26 novembre 2015 per
Safarà Editore. Ringrazio immensamente la
Safarà Editore per avermi dato la straordinaria possibilità di leggerlo in anteprima.
♡
Prima di lasciarvi alla recensione, vi ricordo il
Blog Tour dedicato a
PANIC (al quale partecipo anche io!), in corso
fino al 4 dicembre. Per ulteriori informazioni, vi invito a cliccare sul banner che trovate nella barra laterale.
Informazioni e Trama
Titolo: PANIC
Autore: Lauren Oliver
Editore: Safarà Editore
Disponibile dal 26 novembre 2015
Lingua: italiano
TRAMA: È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un’America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare?
“Panic è iniziato come iniziano molte cose a
Carp, una cittadina povera di dodicimila abitanti nel mezzo del nulla: perché
era estate e non c’era nient’altro da fare.”
Come ogni estate, nella sperduta cittadina di Carp ha inizio Panic: una competizione segreta alla quale possono partecipare gli studenti
dell’ultimo anno, ma solo quelli
dell’ultimo anno. Il gioco si svolge durante tutta l’estate: i partecipanti
devono riuscire a superare prove terrificanti e inaspettate, che li costringono
a confrontarsi con le proprie paure.
C’è sempre un solo
vincitore, il quale si porta a casa un ricco premio in denaro, che
rappresenta per molti un biglietto di sola andata per una vita migliore.
Heather non aveva
mai pensato di partecipare alla competizione, ma spinta dalla gelosia e dalla
rabbia per essere stata lasciata dal suo ragazzo, si lancia d’impulso dalla scogliera, dove si celebra la
cerimonia di apertura di Panic: il grande
Salto. Ed entra così, anche lei, matematicamente in gara.
Dodge, invece, è
arrivato al diploma con il solo obiettivo di partecipare a Panic e vincere.
“Avrebbe vinto Panic.
L’Avrebbe fatto per Dayna.
L’avrebbe fatto per vendetta.”
Le paure di Heather e i
segreti di Dodge si mescolano alle vite degli altri concorrenti, alimentando
strategie ed alleanze inaspettate, in nome di un unico scopo: aggiudicarsi
i 67.000 dollari in palio.
Leggendo la trama, avevo ingenuamente pensato che si trattasse di un romanzo simile alla mia amata
serie degli Hunger Games. Beh, mi sbagliavo, perché non
possono esserci due romanzi più diversi.
Il fulcro della
vicenda è certamente il gioco, con le sue prove subdole e rischiose, ma accanto all’adrenalina stimolata da Panic, si snodano le vicende personali dei protagonisti. E questo, a mio
parere, è uno dei punti di forza del romanzo.
Grazie ad una narrazione articolata in
due punti di vista, scopriamo, di capitolo in capitolo,
i drammi personali, le
difficoltà economiche, sociali, ma
anche i desideri di Heather e Dodge.
Quei
soldi rappresentano l’unica possibilità per entrambi di realizzare i propri
sogni, di fuggire lontano da una città povera e priva di futuro, una realtà che
per molti è una condanna senza possibilità di appello.
Tra i personaggi,
il mio preferito è Dodge. Nonostante
sia mosso da sentimenti piuttosto discutibili, Dodge è colui che sembra acquistare maggiore tridimensionalità nel
romanzo e, forse, è per questo motivo che i suoi capitoli sono anche quelli che
mi hanno coinvolto di più: i suoi sentimenti, passioni ed errori sono reali e
dettati spesso dall’incoscienza della sua giovane età. Egli partecipa al gioco
per potersi vendicare di chi ha costretto sua sorella Dyana su una sedia
rotelle, dopo averle sabotato la macchina nello scontro finale di Panic
dell’anno precedente.
Heather, da parte
sua, è una ragazza comune, che sceglie di partecipare a Panic sull’onda di una
sciocca gelosia. Nel corso del romanzo, tuttavia, il suo personaggio conosce una profonda
crescita personale. Heather infatti dimostrerà di aver finalmente compreso ciò
che è veramente importante nella vita: proteggere sua sorella Lily da una
madre dipendente da droga e alcohol, che non si è mai presa cura di loro. È
solo per Lily che Heather sceglierà di proseguire la folle corsa verso il
Premio finale.
Panic di Lauren
Oliver è un romanzo ricco d’azione, dal quale è veramente difficile staccarsi,
una volta iniziata la lettura (vi dico solo che sono rimasta a leggere fino alle 3 della notte!!).
Le prove, sempre
più brutali e terrificanti, si
susseguono con un ritmo decisamente sostenuto, lasciando il lettore senza
respiro. Il finale, invece, mi è sembrato forse un po’ troppo veloce: avrei preferito una descrizione solo un po' più dettagliata del
Torneo finale.
“Tutto passava; ed era anche per questo che
era così bello. Le cose si sarebbero fatte ancora difficili. Ma anche questo
andava bene.
Il coraggio sta nell’andare avanti
nonostante tutto.”
A parte questo, Panic è un bel romanzo, in cui
l’autrice riesce ad intrecciare riccamente i numerosi colpi di scena, con le difficoltà e le esistenze dei
protagonisti: la loro forza d’animo,
il desiderio di una vita migliore, l’amicizia e la necessità di proteggere chi
si ama sono gli ingredienti essenziali di questa bella storia di crescita
e sopravvivenza, dove il vero coraggio
sta nel non abbandonare mai la speranza.
4
Un romanzo ricco di azione e colpi di scena,
in cui il vero coraggio non sta nell’assenza di paura, ma nell’andare avanti
nonostante tutto.
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Spero di avervi incuriosito, intanto vi auguro...
Buone Letture,