Hi Bookworms!
siete pronti per una nuova recensione?! oggi parliamo di The Darkest Minds primo volume dell'omonima trilogia distopica di Alexandra Bracken.
Dopo molto tempo torno a leggere un romanzo Distopico e finalmente ne sono pienamente soddisfatta * me feliceee - saltella con il libro tra le braccia *... dopo Hunger Games mi è stato piuttosto difficile trovare libri ambientati in un futuro post-bellico che mi soddisfacessero e che non ripetessero le stesse dinamiche della bellissima Trilogia della Collins! (se avete suggerimenti per serie di questo genere, scatenatevi nei commenti! XD)
Informazioni e Sinossi Ufficiale
Titolo: The Darkest Minds
Autore: Alexandra Bracken
Serie: The Darkest Minds #1
Editore: Disney Hyperion
Anno di pubblicazione: 2012
Lingua: inglese
inedito in Italia
488 pagine
TRAMA: Quando Ruby si sveglia il giorno del suo decimo compleanno, qualcosa in lei è cambiato. Qualcosa di tanto allarmante da far sì che i suoi genitori la rinchiudono nel garage e chiamano la polizia. Qualcosa che la fa spedire al Thurmond, un brutale "campo di riabilitazione" del governo. Può essere sopravvissuta ad una misteriosa malattia che ha ucciso la maggior parte dei bambini Americani, ma lei e gli altri hanno ora qualcosa di più terribile: delle spaventose abilità che non riescono a controllare.
Ora sedicenne, Ruby è una di quelli pericolosi.
Quando la verità emerge, Ruby riesce a malapena a uscire viva dal Thurmond. Ora è in fuga, alla disperata ricerca dell'unico paradiso sicuro rimasto per i bambini come lei-- East River. Si unisce a un gruppo di ragazzi come lei fuggiti dai Campi. Liam, il loro coraggioso leader, si innamora di Ruby. Ma non importa quanto anche lei desideri stare insieme a lui, Ruby non può rischiare di avvicinarsi a lui. Non dopo ciò che è accaduto ai suoi genitori.
Quando arrivano a East River, niente è come sembra, meno di tutti il loro Leader. Ma ci sono altre forze a lavoro, persone che non si fermano davanti a nulla pur di usare Ruby nella loro guerra contro il governo. Ruby dovrà affrontare una terribile scelta, che potrebbe significare abbandonare la sua unica possibilità di rendere la sua vita degna di essere vissuta.

In
un anno imprecisato nel futuro, l’America viene scossa da una terribile
malattia che colpisce i bambini dai 10 anni fino ai 15: la maggior parte muore
in condizioni inspiegabili, all’improvviso.
Chi sopravvive, sviluppa delle capacità particolari difficili da
controllare; ma invece di aiutarli a trovare un equilibrio, la paura e
l’ignoranza spinge il governo a creare dei “Centri di Riabilitazione”.
In
realtà i centri, come il terribile
Thurmond, sono tutto tranne che luoghi in cui si cerca di riabilitare i bambini.
Sono piuttosto dei campi di lavoro in cui i ragazzi particolari vengono suddivivi in base alle loro capacità: Rosso,
per chi ha il potere di controllare il fuoco; Arancio, per le abilità psichiche;
giallo, per l’elettricità; blue, per la telecinesi; e Verde, l’intelletto fuori
dal comune.
Ammetto
che dopo aver letto un certo numero di romazi Distopici in cui si ricorre spesso
a suddivisioni del genere, all’inizio anche questo qui mi aveva fatto storcere
un po’ il naso, pur comprendendo la necessità di ricorrere a un qualsiasi
metodo di ordinamento quando regna il
caos—come accade nelle situazioni post-belliche o post-apocalittiche descritte
in questo tipo di romanzi.
Dopo
i primi capitoli, tuttavia, si capisce
di avere a che fare con un distopico davvero originale e ben presto
iniziano ad innescarsi tutta una serie di appassionanti dinamiche che
condurranno Ruby fuori dall’alienante Campo di Thurmond. Ciò che troverà fuori
dalla prigione in cui era stata rinchiusa dai suoi stessi genitori, sarà veramente migliore rispetto a quello
che ha lasciato?
Ruby
è entrata a Thurmond il giorno del suo compleanno, quando sono comparse le sue
capacità psichiche: le basta toccare un
persona per poter avere libero accesso ai suoi più intimi pensieri e
cancellarne i ricordi. Ruby non
riesce a controllare il suo potere e nel timore di far del male alle persone
che ama – più di quanto non abbia già fatto in passato – cerca di mantenere le
distanze con tutti, anche quando vorrebbe accorciarle.
La
storia è narrata dal suo punto di vista, in prima persona: Alexandra Bracken
riesce immediatamente a farci entrare in contatto con la Ruby fragile e spaventata da un Sistema che condanna quelli come lei
come se fossero dei mostri e li tratta come tali, dimenticando di aver davanti
solo dei bambini, il più delle volte, spaventati da un qualcosa che non
comprendono.
"The truth was , when I looked at my reflection in the window, I
couldn’t see any bit of the Ruby that had lived in a little white house at the
end of a lane, honey stiking to her fingers and hair falling from her braids.
That girl was gone forever, and
all that was left was a product of the place that had taught her to fear the
bright things inside of her heart"
Ho
apprezzato tanto il personaggio di Ruby e il modo in cui il suo dolore, le
insicurezze, il desiderio di poter avere una famiglia e delle persone che la
difendano e le diano affetto emergano immediatamente, senza mai risultare
esagerata nelle reazioni o troppo piagnucolosa, lasciando spazio solo a
sentimenti e reazioni che ognuno di noi avrebbe provato al suo posto.
L’America
che Ruby trova fuori, dopo 6 anni a Thurmond, è un paese sconvolto da una
malattia per la quale sembra non esserci cura, da una terribile crisi economica
che l’ha condotta sull’orlo del baratro.
In
queste condizioni sembra non poterci essere speranza per quelli come lei: senza
una famiglia da cui tornare, in fuga da Thurmond e dalla Lega dei Bambini (una
sorta di Resistenza che arruola ragazzi Arancio, per sfruttarne le capacità come
soldati). Ma l’incontro con la piccola
muta Zu, il determinato, ma sensibile Liam e lo scontroso e diffidente Chubs,
cambieranno la vita di Ruby e la condurranno alla ricerca di East River, una sorta di luogo mitico in cui un
ragazzo, detto Slip Kid ha creato una
Comunità che fornisce riparo e protezione ai ragazzi in fuga dai campi.
“The Darkest Minds tend to hide behind the most unlikely faces.”
The Darkest Minds di Alexandra Bracken
è un romanzo da leggere tutto d’un
fiato, lasciandosi trasportare dai colpi di scena che si susseguono uno dopo
l’altro, in un gioco d’astuzia in cui è difficile capire di chi potersi fidare;
avventurandosi in un mondo in guerra contro dei bambini e ragazzi temuti come
dei mostri terribili e uccisi senza il minimo ritegno.
The Darkest Minds mostra senza mezzi
termini e con note di crudo realismo, ciò che la paura può portare a fare. A
volte mi sono ritrovata a pensare come fosse possibile che i genitori stessi consegnassero
i propri figli alle autorità, invece di proteggerli… mentre i figli, anche a
distanza di anni, continuano a sognare di poter tornare a casa, di recuperare
la tranquillità che gli è stata strappata, senza perdere la speranza di poter
riconquistare un giorno l’affetto dei genitori.
E il finale… ommioddio… devo ancora riprendermi! T___T
Se
lo avete letto, datemi sostegno morale o altrimenti leggetelo, così ne possiamo parlare insieme ♥ ♥ !! eheheh!
Ora
devo assolutamente procurami il secondo volume e forse anche il terzo…
non credo di poter aspettare!! XD
Rating in segnalibri:
4.5
Un Distopico originale, dove bambini e ragazzi lottano per la loro
sopravvivenza e la libertà di poter essere se stessi.
Come sempre, fatemi sapere che cosa ne pensate!!
Buona Lettura,