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14 giugno 2017

SONG OF CURRENT by Sarah Tolcser | New BOOK to MARK


Rubrica ideata da me, il cui titolo gioca con il nome del blog stesso: "BOOK" e "MARK".
In questo appuntamento settimanale troverete le novità in libreria da non perdere e da aggiungere alla vostra Wishlist!


Miei cari bookdragons,
in questo nuovo appuntamento con la mia rubrica New BOOK to MARK, vorrei farvi conoscere un romanzo che ha subito catturato la mia attenzione.
Si tratta di SONG OF THE CURRENT di Sarah Tolcser, primo capitolo di una trilogia fantasy, romantica e ambientata lungo i corsi d'acqua di un mondo magico, la cui protagonista Caroline sarà pronta a qualsiasi cosa pur di cambiare il corso degli eventi e la sua vita.

Informazioni e trama


SONG OF THE CURRENT di Sarah Tolcser

⭒ Song of the current #1 ⭒ Romanzo ⭒ Bloomsbury ⭒ 
lingua inglese ⭒ Pagine: 384 ⭒  
Disponibile dal 8 giugno 2017


TRAMA: Caroline Oresteia è destinata al fiume. Per generazioni, la sua famiglia è stata chiamata dal dio del fiume, il quale ha guidato le loro chiatte nei numerosi viaggi attraverso le Riverlands. A diciassette anni, Caro ha passato anni ascoltando le acque, pronta a compiere il suo destino. Ma il dio del fiume non ha ancora pronunciato il suo nome ancora - e se non lo ha fatto finora, ci sono alte possibilità che non lo farà mai.
Caro decide di prendere in mano il suo futuro quando il padre viene arrestato per essersi rifiutato di trasportare una misteriosa cassa. Accettando di trasportarlo in cambio del suo rilascio, Caro si ritrova invischiata in una fitta rete fatta di politica e bugie, con pericolosi pirati sulle tracce del cargo - un arrogante corriere con un segreto - e senza l'aiuto del dio del fiume. In tutto ciò, Caro deve scegliere tra la vita che ha sempre desiderato e quella che non aveva mai immaginato per se stessa.

[Estratto dal Capitolo 1]

C'è un dio in fondo al fiume.
Alcune genti vi diranno che è solo una leggenda. Ma per noi chiattaioli è diverso. Quando i giunchi intorno ai margini sussurrano che una burrasca sta per arrivare dalle paludi, noi li ascoltiamo. Quando la marea risale dal mare, inondando il fiume con acqua fangosa e marrone, sappiamo di dover far attenzione. 
Il dio del fiume parla una lingua fatta di piccole cose.
Ecco perché mio padre sapeva che c'era qualcosa che non andava prima ancora che girassimo la curva della Guardia di Hespera.

"Caro, prendi la barra." Pa si piegò in avanti oltre la poppa per immergere la mano nel fiume.
La nostra chiatta era carica di legname per il deposito di legname in Siscema. La barca galleggiava bassa sull'acqua, quindi non ebbe nessua difficoltà a raggiungere la superficie. Una leggera scia si arricciò intorno alle sue dita, formando una debole striscia di bollicine. Il sole era scomparso al di sotto degli alberi avvolti dal muschio, e il fiume sembrò immobilizzarsi all'improvviso.
Tirò indietro la sua mano come se fosse stato punto.
Raddrizzai la schiena. "Che succede?"
"Non lo so con certezza." Sembrava che volesse dire qualcos'altro, ma aggiunse solo, "è irrequieto stanotte."
Intendeva il dio del fiume. 
Tutti sanno che può essere di cattiva sorte - addirittura pericoloso - parlare di un dio chiamandolo per nome. I chiattaioli di solito lo chiamano Il Vecchio.
"Fuoco," sussurrò Fee. Gli uomini-rana non sono persone di molte parole.
Pa si voltò verso di lei. "Lo percepisci anche tu?"
Fee si appollaiò sul tetto della cabina del Cormorano, i suoi piedi palmati aperti sulle tavole. La sua pelle era di un lucido verde-marrone come i rospi del fiume. Il bordo del suo vestito era strappato, i fili la seguivano come uno strascico dietro di lei.
Si dice che moltissimi centinaia di anni fa, un tempo lontanissimo, il dio del fiume si innamorò della figlia di un pescatore. I loro figli divennero uomini-rana. Le genti di terra storcono il naso e li chiamano sporchi, ma chi vive nell'entroterra è ignorante in molte cose.

Fiutai l'aria. "Non sento odore di fumo."
Mentre parlavo, il vento cambiò all'improvviso e un acre odore avvelenò l'aria. 
Fra poco avremmo dovuto scorgere La Guardia di Hespera, la prima città del sud dei confini di Akhaian. 
Strinsi la presa sulla barra, così forte che le mie nocche sbiancarono.
Le nere vele del Cormorano sventolavano a mezzasta a tribordo.
Il caldo del giorno riscaldava ancora le tavole, anche se il sole era ormai scomparso. 
Allargai le dita della mia mano libera sul pavimento della chiatta, come se la pace potesse irradiarsi da lei a me.
Il dio del fiume non parlava con me come con Pa. Non ancora. "Il giorno in cui il tuo destino si compirà, lo saprai," Pa ha sempre detto. "Allo stesso modo in cui l'ho saputo io, quando si compì il mio."

Bene, mi pare che il mio destino dovrebbe sbrigarsi un po'. Pa aveva quindici anni quando il dio del fiume ha sussurrato per la prima volta il suo nome. Io ho due anni in più, e ancora non ho sentito nulla.
Ma continuo a tenere gli occhi aperti, perché erediterò il Cormorano un giorno. Otto generazioni di Capitani Oresteia hanno esercitato i loro commerci su queste acque. 
Tutti avevano il favore del dio.


 Questo romanzo mi incuriosisce moltissimo, soprattutto perché si accenna ad intrighi politici, cosa che adoro letteralmente nei fantasy !! *-*

Voi che ne pensate?

BUONE LETTURE,




3 commenti:

  1. Ciao! Passo velocemente sto partecipando al Blogtour 'L'ultima notte al mondo' di Bianca Marconero! Complimenti per il blogo! Sono diventata una vostra lettrice fissa! A presto!

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  2. Ciao! La trama non mi attira particolarmente (non che la trovi brutta, ma c'è di meglio). La copertina però è meravigliosa!

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