Pagine

15 giugno 2016

Blog Tour: NON E' COLPA DELLA GRAVITA' di Eva Palumbo | Trama e Incipit


Carissimi Bookworms,
benvenuti alla nuova tappa del Blog Tour dedicato a NON E' COLPA DELLA GRAVITA' di Eva Palumbo !! 
Quando Eva Palumbo mi a contattato per partecipare a questo bel blog tour e far conoscere così il suo nuovo romanzo, ho subito accettato con entusiasmo! :D
Il titolo del libro mi ha colpito immediatamente e - già dalle prime pagine - la storia sembra promettere proprio bene, presto leggerete anche la mia recensione! 

La tappa di oggi ha come scopo quello di introdurvi il romanzo attraverso la trama e la lettura dell'Incipit, cosa che, come sapete, adoro sempre fare prima di gettarmi tra le pagine di un nuovo libro. 



Titolo: NON E' COLPA DELLA GRAVITA'
Autore: Eva Palumbo
Editore: Triskell edizioni
Data di pubblicazione: 10 Giugno 2016
Lingua: italiano

TRAMA: Elisa Troisi ha tutto: un grande successo nel suo lavoro di scrittrice, un bell'appartamento ai Parioli, un fidanzato elegante e vincente. Ma la sua vita viene stravolta bruscamente a pochi giorni dal matrimonio. 
E qui, imprevedibilmente, mentre cerca di rimettersi in piedi, si ritrova per caso come vicino di casa un suo vecchio compagno di classe del liceo: Cristiano Caravillani, diventato un brillante astrofisico. 
Tra i due ragazzi sembra nascere finalmente qualcosa, ma qualcuno è intenzionato a mettersi tra di loro.

Here comes Johnny singing oldies, goldies
Be-Bop-A-Lula, Baby What I Say
Here comes Johnny singing I Gotta Woman
Down in the tunnels, trying to make it pay
He got the action, he got the motion”...

La voce di Mark Knopfler, sparata a circa un milione di decibel dall’altra parte del muro, mi fece sobbalzare. Mi drizzai di soprassalto sul letto, gli occhi socchiusi, il copriletto azzurro un groviglio attorno al mio corpo.

Mi guardai intorno spaesata, mentre “Walk of life” continuava a risuonare alle mie spalle, proveniente dall’appartamento accanto. La musica era così forte che mi sembrava rimbombasse nel cervello e nello stomaco, o forse era solo un incubo. Ma certo, era un incubo. Doveva esserlo per forza. Altrimenti perché non riconoscevo quella stanza, quel letto in ferro battuto, quelle finestre a malapena velate di lino bianco, da cui entrava una luce così forte da accecarmi, così diverse dalle pesanti tende oscuranti blu che c’erano a casa mia?

D’improvviso la realtà mi piombò addosso. Non era la mia camera.
Non vivevo più a casa mia. Non vivevo più con Edoardo. E quel rumore martellante nel cervello non era soltanto l’eco della canzone che continuava imperterrita a far vibrare perfino l’acqua nel bicchiere sul mio comodino. Era la consapevolezza forte e pulsante che l’amarezza con cui ero andata a letto la sera prima non si era dissolta al mattino. Non era stato tutto un sogno, un terribile incubo. Avevo davvero passato la notte nel mio nuovo appartamento. Lontana da quella che era stata casa per tre anni.

Lontana da Edoardo.
Lontana da quello schifoso letto su cui non avrei dormito mai più.

A tentoni, allungai la mano verso il comodino e cercai gli occhiali senza i quali non osavo nemmeno scendere dal letto. Finalmente riuscii a mettere a fuoco la stanza che mi si presentò in tutto il suo splendore di accampamento devastato, con pacchi e scatole ammonticchiati alla rinfusa.
I mobili erano ancora ricoperti dall’imballaggio, il divano rivestito di vestiti tirati fuori alla rinfusa la sera prima, quando cercavo invano qualcosa da mettermi addosso per andare a dormire. Certo, se per tirare fuori una vecchia maglietta dell’università e un paio di stinti bermuda di felpa grigia avevo dovuto creare quel caos... chissà perché mi ero ostinata a volermi portare dietro tutta quella roba. Poteva essere l’occasione giusta per fare un bel po’ di pulizia, e capire che cosa valeva davvero la pena di tenere.
Sorrisi amaramente per l’ironia di quel pensiero.

Cosa vale la pena di tenere degli anni precedenti l’orribile serata di un mese prima?

Se possibile, la cucina  un angolo a vista di un bel colore arancione, che era la cosa migliore di tutto l’appartamento  era in condizioni ancora peggiori. Ricordavo vagamente di aver ordinato una pizza, per mangiare almeno qualcosa visto che non avevo per niente voglia di cucinare, e la scatola vuota ingombrava ancora il tavolino tondo su cui l’avevo lasciata la sera prima.
«Oh, ma insomma, andiamo!» gridai esasperata alla stanza, alzando le braccia al cielo. La musica continuava a rimbombare dall’appartamento accanto. Guardai la sveglia sul comodino, sicura che, per avermi svegliata all’alba in quel modo, i miei nuovi vicini non avrebbero avuto scampo da
una bella ingiunzione dell’amministratore, che mi sarei premurata di sollecitare. La vita nel nuovo appartamento cominciava bene. Benissimo.

Le 10:30.
Le 10:30?

E da quando dormivo così tanto la mattina? E da quando, mi chiesi aprendo il frigo e registrando la desolazione del vuoto totale e l’odore fastidioso degli elettrodomestici nuovi di zecca, non c’era latte a casa mia?
E com’era possibile che i Dire Straits continuassero a urlarmi dall’altra parte del muro impunemente, senza che nessun altro avesse avuto qualcosa da dire a quei fastidiosi vicini? Ma davano fastidio solo a me?

Furiosa, corsi in bagno a recuperare un elastico con il quale fermai alla rinfusa i capelli che, arruffati e sporchi, mi ricadevano in ciocche disordinate sul viso, e mi precipitai alla porta.
Sul pianerottolo la musica era ancora più forte, se possibile. Marciai bellicosa per i tre passi che  separavano i due appartamenti e mi fermai davanti al 3B. Tirai un grosso respiro e battei con il palmo della mano destra sulla porta, proprio sotto una targhetta di ottone con su scritto Caravillani.
«Buongiorno!» mi salutò una voce maschile, mentre la porta si apriva.



Per vincere 1 copia digitale di "NON E' COLPA DELLA GRAVITA'" vi basta seguire queste regole:

- Diventare (se non lo siete già) follower dei blog partecipanti (Eva PalumboLily's Bookmark - Il Salotto del Gatto Libraio - Libri al Caffè - Words of Books - Gli alberi da Libri )
- commentare tutte le tappe del BlogTour;
- Lasciare un commento sotto al post d'introduzione al Blog Tour una mail, alla quale l'autrice vi contatterà in caso di vincita;
- se possibile, diffondere l'iniziativa nei social che frequentate.

Avete tempo per partecipare al Giveaway fino al 27 giugno. 
Il 28 sarà comunicato il vincitore, estratto tramite random.org !


IL CALENDARIO

Segnatevi il calendario per non perdere nemmeno una tappa di questo fantastico Blog Tour!!!

Spero che l'incipit vi abbia incuriosito! 

Ringrazio di cuore Eva Palumbo per avermi coinvolta in questo bel progetto e le mie compagne d'avventura : Sonia, Erika, Clary (che ha relizzato il bellissimo banner e il calendario! *-*) e Nik, per la disponibilità e la simpatia !!  

Non perdere la prossima tappa, il 17 giugno su Il salotto del Gatto Libraio, dove Sonia ci presenterà i personaggi! #staytuned

Buone Letture,

8 commenti:

  1. Sembra davvero interessante, lo terrò d'occhio! :)

    RispondiElimina
  2. Buongiorno, non ho mai partecipato ad un blog tour, ma sembra interessante, come il libro... Da seguire!
    http://leggorosa.blogspot.it/

    RispondiElimina
  3. L'incipit mi piace proprio e non vedo l'ora di scoprire cos'è successo un mese prima!
    E posso dire che ho un debole per le storie dove due persone si ritrovano dopo il liceo? *-*
    Vado a twittare il blogtour. :)

    RispondiElimina
  4. che bella notizia non vedo l'ora di leggere il libro di eva!

    RispondiElimina
  5. Ciao, sembra un romanzo molto interessante, proprio del genere che piace a me!

    RispondiElimina
  6. Dall'incipit mi piace da morire =^.^= segno subito le date in promemoria ;)

    RispondiElimina
  7. Seguo con piacere..L'incipit è interessante e mi sembra che in questo libro ci sia anche a tratti divertente ..perfetto :-)

    RispondiElimina

Please, share your thoughts in a comment down below ! ♡