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3 maggio 2016

New BOOK to MARK | SEEKER di Arwen Elys Dayton


Buongiorno cari bookworms,
come stano procedendo le vostre letture per la Trivial Pursuit Challenge o le vostre letture in generale? Io sto andando un po' a rilento, anche se avrei una voglia incredibile di poter dedicare anche solo una giornata intera alla lettura !! *_* 

Nell'appuntamento di oggi con la rubrica Teaser Tuesday, vorrei leggere con voi l'estratto di un romanzo interessante, che avevo già adocchiato l'anno scorso in occasione della sua pubblicazione Americana. 
Si tratta di SEKEER  di Arwen Elys Dayton disponibile da oggi 3 maggio 2016 in tutte le librerie, grazie a Sperling&Kupfer, un romanzo che mescola insieme elementi tipici dell'urban fantasy, con un pizzico di Science fiction... e inoltre, è ambientato in Scozia! 

Informazioni e Trama

Titolo: SEEKER
Autore: Arwen Elys Dayton
Serie: Seeker #1
Editore: Sperling&Kupfer
Disponibile dal 3 maggio 2016
Lingua: italiano
TRAMA: Benvenuti nel mondo di Seeker!
Essere Seeker è un onore, una missione, un destino, che la giovane Quin Kincaid, oltre ad averne diritto per nascita, ha saputo conquistare e meritarsi. 
È tutta la vita che si prepara a questo momento e finalmente è arrivato.
A mezzanotte, alla Pietra Sacra, Quin pronuncerà il giuramento, come molte generazioni della sua casata prima di lei.
Allora sarà una Seeker, condividerà con i suoi antenati i nobili doveri che questo comporta e potrà combattere al fianco dei suoi compagni, Shinobu e John - il ragazzo di cui è innamorata nonché suo migliore amico - per rendere il mondo un posto migliore. 
Insieme, porteranno la luce nel cuore delle tenebre e le loro imprese entreranno nella leggenda. 
Il futuro di Quin è già scritto. Ed è semplicemente glorioso.
Ma, subito dopo la cerimonia, cambia ogni cosa. Perché essere un Seeker non è quello che Quin credeva. E non lo è nemmeno la missione, la sua famiglia, i suoi amici, il ragazzo che ama... 
È tutto una terribile menzogna. Ormai però è troppo tardi per tornare indietro.
Scozia
1- Quin

NON sarebbe male uscirne viva, pensò Quin. Si piegò verso destra appena in tempo per scansare la spada dell’avversario, che la sfiorò sibilando e per poco non le tranciò via il braccio sinistro. Anche lei impugnava la frustospada, ma ancora nella sua forma originale di frusta. La srotolò con uno schiocco, e quella si solidificò in una lunga lama. Speriamo che non mi spacchi la testa in due proprio adesso che mi manca così poco... L’enorme uomo contro cui si batteva sembrava felice al pensiero di ucciderla.
Pur con il sole negli occhi, d’istinto Quin sollevò l’arma sopra la testa e parò un nuovo fendente prima che le aprisse il cranio in due. La forza del colpo fu tale da farle cedere le gambe. Come se sulla sua spada si fosse abbattuto un tronco d’albero.
«Colpita!» tuonò l’avversario. Alistair MacBain era l’uomo più imponente che Quin avesse mai incontrato. Torreggiava su di lei con i capelli rossi che rilucevano ai polverosi raggi di sole che filtravano dal lucernario come una criniera malefica. Era anche suo zio, ma in quel momento non contava.
Quin strisciò all’indietro. Il braccio possente di Alistair faceva roteare la lunga spada come se fosse la bacchetta di un direttore d’orchestra. Vuole proprio ammazzarmi!
Si guardò intorno. John e Shinobu sedevano sul pavimento del fienile e la fissavano, entrambi aggrappati alle frustospade come se ne andasse della loro vita, ma nessuno dei due poteva aiutarla. Quella era la sua battaglia.
«Inutili, eh?» commentò lo zio.
Quin posò un ginocchio a terra, vide il polso di Alistair scattare e la frustospada mutare da lunga lama a pesante e letale spadone a due mani – l’arma preferita dello scozzese purosangue in procinto di calare il colpo di grazia. Il materiale scuro di cui era fatta parve scivolare su di essa come fosse olio, per poi risolidificarsi nel giro di un istante. Alistair sollevò lo spadone sopra la propria testa e lo calò dritto verso quella di Quin. Chissà quanti suoi avi erano stati ridotti in poltiglia da armi simili, si domandò lei.
Se me ne sto qui a pensare, mi ucciderà per davvero, si disse.
I Seeker non pensano mentre combattono. E se non fosse riuscita a far tacere tutte le chiacchiere che aveva nella testa, Alistair avrebbe sparso il suo cervello sulla paglia pulita che ricopriva il pavimento del fienile. Che io ho appena spazzato. Per amor del cielo, Quin, smettila!
Quin si concentrò, «contrasse» la mente proprio come avrebbe fatto con i muscoli della mano per stringerla a pugno. E il silenzio calò all’istante.
Lo spadone stava fendendo l’aria sopra la sua testa. Alistair la fissava dall’alto in basso, l’arma impugnata con entrambe le mani, i piedi appena allargati l’uno davanti all’altro. Fu allora che Quin notò l’impercettibile tremore della sua gamba sinistra, come se avesse perso leggermente l’equilibrio. Era sufficiente. Aveva trovato il punto debole dello zio.
Un attimo prima che la lama le fracassasse il cranio, Quin abbassò la testa e girò su se stessa in modo da fronteggiare Alistair. Ruotò il polso per ordinare alla frustospada di mutare forma. L’arma si sciolse nel liquido nero e oleoso, e subito si condensò in un robusto pugnale. Lo spadone la mancò e andò a cozzare rumorosamente contro il pavimento alle sue spalle. Nello stesso istante, Quin si slanciò in avanti e pugnalò il polpaccio sinistro di Alastair.
«Aaah! Colpito!» gridò l’uomo.
«Direi proprio di sì, zio!» Quin sentì un sorriso soddisfatto tenderle le labbra.
La sua frustospada si era ritratta non appena aveva sfiorato la pelle dello zio perché le armi di entrambi erano impostate sulla modalità allenamento e non avrebbero mai ferito gravemente l’avversario. Ma se quello fosse stato un vero scontro (e per Quin e Alistair era di certo sembrato vero), lui avrebbe perso il polpaccio.
«Alt!» gridò dall’altro capo della stanza Briac Kincaid, il padre di Quin, per segnalare la fine del combattimento.
John e Shinobu si misero ad applaudire. Quin allontanò l’arma dalla gamba dello zio e la frustospada riprese la forma di un pugnale. Quella di Alistair invece era conficcata per oltre quindici centimetri nel pavimento. A un semplice guizzo del suo polso si afflosciò e, contorcendosi come un serpente, tornò ad arrotolarsi nella mano dell’uomo.
Teatro dello scontro era stato l’enorme fienile destinato all’addestramento. Le vecchie pareti di pietra circondavano un pavimento in terra battuta coperto di paglia. La luce del sole entrava da quattro grossi lucernari nel tetto, anch’esso di pietra, e una piacevole brezza s’intrufolava dalle porte aperte, oltre le quali si estendeva un vasto prato.
Il padre di Quin, Briac, il loro primo istruttore, avanzò verso il centro del fienile e lei capì che quello con Alistair era stato solo un incontro di riscaldamento. La frustospada che il padre impugnava nella mano destra era un giocattolo in confronto all’arma che teneva fissata sul petto con le cinghie. Il disgregatore. Forgiato con un metallo iridescente, somigliava alla canna di un enorme fucile, grande quasi quanto un piccolo cannone, e brillò quando Briac attraversò un cono di luce. Quin non riusciva a smettere di fissarlo.
Lanciò un’occhiata a John e Shinobu, che sembrarono capire al volo il suo pensiero: tenetevi pronti perché non so proprio cosa succederà adesso.
«È arrivato il momento», disse Alistair, rivolgendosi ai tre apprendisti. «Siete grandi abbastanza. Anzi, qualcuno di voi...» guardò John, «è più vecchio di quello che dovrebbe.»
 Che cosa ne pensate dell'estratto?
Il romanzo mi incuriosisce moltissimo e sicuramente l'ambientazione scozzese ha contribuito a farmi desiderare ancora di più di leggerlo al più presto!

Buone Letture,

3 commenti:

  1. Lo sto tenendo d'occhio, perché mi intriga tanto! Solo che i pareri su Goodreads sono molto discordanti, quindi aspetto qualche recensione italiana per decidere ;)
    Ecco il mio TT di oggi ♥

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  2. Sembra carino, ma se devo essere sincera manca quel non so cosa che mi fa subito pensare "devo avere quel libro". Magari aspetto di leggere qualche recensione per ricredermi! ;)

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  3. Ciao! La trama m'incuriosisce molto, ma sono un pò restia ad iniziare una serie se non so quando uscirà il seguito.
    In genere attendo che sia finita, per non dover aspettare troppo tra un romanzo e l'altro.
    I personaggi sono particolari e l'ambientazione futuristica m'intriga.
    Staremo a vedere =)
    Un salutone
    Leryn

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