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8 marzo 2016

Teaser Tuesday | A STUDY IN CHARLOTTE di Brittany Cavallaro

Cari bookworms,
oggi vi propongo l'incipit di A STUDY IN CHARLOTTE di Brittany Cavallaro, un romanzo uscito il 1 marzo 2016.
Giocando sul titolo del famoso racconto "A Study in Scarlet" di Shelock Holmes, il romanzo ha come protagonisti Charlotte Holmes e Jamie Watson, discendenti dei famosi omonimi. I due  ragazzi si conoscono ad una scuola in Connetticut e qui si ritroveranno a doversi difendere da un'accusa di omicidio.

Informazioni e trama

Titolo: A STUDY IN CHARLOTTE
Autore:  Brittany Cavallaro
Serie:  Charlotte Holmes #1
Editore: Katherine Tegen Books
Data di pubblicazione: 1 marzo 2016
Lingua: inglese
TRAMA: The last thing Jamie Watson wants is a rugby scholarship to Sherringford, a Connecticut prep school just an hour away from his estranged father. But that’s not the only complication: Sherringford is also home to Charlotte Holmes, the famous detective’s great-great-great-granddaughter, who has inherited not only Sherlock’s genius but also his volatile temperament. From everything Jamie has heard about Charlotte, it seems safer to admire her from afar.
From the moment they meet, there’s a tense energy between them, and they seem more destined to be rivals than anything else. But when a Sherringford student dies under suspicious circumstances, ripped straight from the most terrifying of the Sherlock Holmes stories, Jamie can no longer afford to keep his distance. Jamie and Charlotte are being framed for murder, and only Charlotte can clear their names. But danger is mounting and nowhere is safe—and the only people they can trust are each other.
A Study in Charlotte is the first in a trilogy.

Il vero problema, poi, era quanto io odiassi il rugby. Avevo fatto il terribile sbaglio di sopravvivere a un massacro sul campo da rugby l'anno scorso, alla mia scuola a Londra, prima che accidentalmente portassi alla vittoria la nostra squadra. 
Ci avevo provato solo perché, per una volta, Rose Milton era sugli spalti, e io l'avevo amata per due appassionati, segreti, terribili anni, ma come imparai più tardi, anche il direttore sportivo di Sherringford era sulle gradinate. Prima fila, alla scoperta di nuovi talenti. 
Vedete, avevamo davvero una buona squadra di rugby alla Highcombe. Che siano tutti dannati!
Specialmente i miei nuovi compagni di squadra dagli occhi da mucca e il collo da toro.
Onestamente, odiavo anche Sherringford stessa, con i suoi sconfinati prati verdi e i cieli limpidi e il centro città che sembrava più piccolo della camera in mattone di cemento che mi avevano assegnato al Michener Hall. 
Un centro città che aveva non meno di quattro negozi di cupcake e nemmeno un posto decente in cui mangiare del curry. Un centro città a solo un ora di distanza da dove viveva mio padre. Egli continuava a minacciare di farmi visita. "Minacciare" era l'unica parola per descriverlo. Mia madre aveva espresso il desiderio che ci conoscessimo meglio; hanno divorziato quando avevo dieci anni.

Ma Londra mi mancava come un braccio, o una gamba, anche se avevo vissuto lì per una manciata di anni.
Tutto questo è solo per farvi capire come, quel Settembre, avrei potuto perdere una partita e vedere felicemente Sherringford bruciare. 
E anche in questo modo, prima che avessi mai incontrato Charlotte Holmes, ero certo che lei sarebbe stata l'unica amica che avrei avuto in quel posto miserabile.

"MI STAI DICENDO CHE SEI PROPRIO QUEL WATSON."  Tom era contentissimo. 
Frantumò il suo accento rotondo del Midwestern nel più piatto Cockney che avessi mai sentito. 
"Mio caro amico! Mio caro compagno! Watson, vieni qui, ho bisogno di te!"
Il perimetro della camera che condividevamo era così piccolo che quando lo allontanai, gli cacciai quasi un occhio. 
"Sei un genio, Bradford. Seriamente. Da dove prendi il tuo materiale?"
"Oh, ma amico, è perfetto." 
Il mio compagno di stanza infilò le mani nelle tasche del maglione a rombi che indossava sempre sotto la giacca. Attraverso un buco nel maglione, guardai il suo pollice destro muoversi per l'agitazione.
"Perché stanotte la festa è a Lawrence Hall. E Lena l'ha organizzato perché sua sorella le ha spedisce sempre della vodka. E sai con chi sta in camera Lena." Inarcò le sopracciglia.
A quel punto, fui costretto a chiudere il mio libro. 
"Non ditemi che state cercando di incastrarmi con la mia..."
"La tua anima gemella?" 
Probabilmente dovevo esser sembrato piuttosto violento, perché Tom mise molto seriamente due mani sulle mie spalle. 
"Non sto provando," disse, pronunciando con cura ciascuna parola, "a farti mettere con Charlotte. Sto cercando di farti ubriacare."
Charlotte e Lena avevano organizzato una sorta di campo nei sotterranei di Lawrence Hall. Come Tom aveva promesso, non era stato difficile oltrepassare l'ingresso madre. Ogni dormitorio ne aveva una (in aggiunta al nostro esercito di RAs), una donna anziana della città che supervisionava i suoi studenti dalla scrivania all'entrata. Si occupavano delle lettere, di preparare torte di compleanno, prestare attenzione quando avevi nostalgia di casa, ma dovevano anche far rispettare le regole della Casa.
Quella della Lawrence era famosa per dormire sul lavoro.

Il party era nella cucina dei sotterranei. Era piena di piatti, ciotoline, una stufa con quattro fuochi e le pentole erano sempre ammaccate, tanto che sembravano aver fatto la guerra.
Tom si schiacciò contro la stufa mentre chiudevo la porta dietro di noi; dopo pochi secondi, una delle manopole lasciarono una striscia di grasso a mezzaluna nel suo maglioncino. La ragazza vicino a lui sorrise leggermente e si rigirò verso le sue amiche, con un bicchiere di qualcosa che pendeva dalle sue mani. Ci dovevano essere circa una trentina di persone, schiacciate l'una contro l'altra, spalla a spalla.
[...]
Tom si voltò verso di me per sorridermi. "Quella è Lena. E l'altra è Charlotte Holmes."
La prima cosa che vidi di lei furono i suoi capelli, neri e lucidi e lunghi fino alle spalle. Si stava sporgendo in avanti su un tavolo di carte per prendere una manciata di chips, e non riuscivo a vedere il suo viso. Non importa, mi dissi. Non era un problema se non le fossi piaciuto. E se da qualche parte, indietro di un centinaio di secoli e dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, un altro Watson fosse diventato il migliore amico di qualche altro Holmes. Le persone diventano amici ogni momento, dopotutto.
 Che cosa ne pensate?
L'idea mi sembra carina e sarei curiosa di sapere come l'autrice ha pensato di sviluppare la storia.

Buone Letture,




6 commenti:

  1. E' già nella mia wishlist, mi ispira tantissimo questo romanzo!

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  2. L'ho visto giusto l'altro giorno e devo dire che mi ha incuriosito! Per il momento lo inserisco nella wish, insieme a tuuutti gli altri ahaha

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    1. ahahah la maledizione per noi lettori è avere una WL infinita ... ♡

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  3. Penso che potrebbe piacermi molto *_*

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